Millesimo

Millesimo

È l’annata della vendemmia uno degli elementi più importanti per la scelta di una bottiglia di un grande vino. Adesso, grazie alle nuove norme europee, il millesimo potrà essere indicato anche sull’etichetta dei Vini da tavola, mentre finora si poteva fare solo per quelli a Doc, a Docg e a Igt. L’Italia, che si era opposta decisamente, non è riuscita a impedirlo. Ma perché si era opposta? Perché, non esistendo alcun controllo che certifichi la veridicità del millesimo e del vitigno dichiarati, il consumatore può essere facilmente ingannato: dentro una bottiglia di Nebbiolo 2010 prodotto in Italia si potrebbe trovare d’ora in poi un Malbec argentino di due vendemmie prima. Ma non sembra il caso di preoccuparsi più di tanto, visto che un fenomeno analogo si è verificato per il Brunello di Montalcino, che pure è un blasonato vino a Docg. È per il millesimo che non bisogna proprio prendersela. L’abilità italiana nell’aggirare i divieti si era manifestata con una semplicissima idea: bastava cambiare ogni anno il colore dell’etichetta.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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