Migliorativo

Migliorativo

La colpa è del Tignanello e del successo commerciale che ebbe fin dalla nascita: se aggiungendo Cabernet Sauvignon al Sangiovese si era ottenuto un vino più caro delle Riserve di Chianti Classico, voleva dire che quell’aggiunta era migliorativa. E migliorativi furono chiamati perciò i vitigni che permettevano di raggiungere quel risultato: Cabernet franc e Merlot, oltre al Cabernet Sauvignon. Ma il tempo passa, il vento cambia, e quei vitigni 30 anni fa tanto ammirati adesso non godono più di buona stampa, anzi nei loro confronti c’è stata una levata di scudi. Perché? Oggi va di moda l’autoctono, e quei vitigni sono alloctoni. Cioè stranieri. Sarà un caso che l’atteggiamento verso le varietà migliorative è diventato sempre più ostile man mano che in politica aumentava l’importanza della Lega? Qualcuno ha già proposto di far pagare una tassa a chi le pianta. Pretendere le loro impronte digitali infatti non servirebbe a niente: ogni clone di alloctono ha la sua brava carta d’identità. A circolare senza documenti sono spesso gli autoctoni.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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