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Nove elenchi per Natale (7). Le novità di Alessandro Torcoli

12 Dicembre 2010 Civiltà del bere
Se un amico sommelier, magari un po’ spocchioso, mi domandasse che c’è di nuovo sotto il sole, potrei recitare una lista da far impallidire Fazio e Saviano. Ogni anno escono centinaia di etichette, ma poche, in realtà, resistono. E allora, divinando il futuro, gli consiglierei alcuni vini che potrebbero persino diventare famosi e che ti permettono di fare bella figura anche con quell’amico “diplomato Ais”... Partiamo dagli spumanti: un Franciacorta Docg, il Dizero Blanc de Blancs di Montenisa, fragrante Chardonnay a “dosaggio zero”, per esaltarne la freschezza, e senza svenarti porti un dono di classe; dal Trentino, ha un ottimo rapporto qualità/prezzo anche l’Altemasi Riserva Graal Trentodoc 2002 o 2003 della Cavit. È complesso e affascinante, ma è meglio avvicinarsi se si ha una certa abitudine agli spumanti metodo Classico. A maggior ragione per il terzo suggerimento, uno dei più importanti debutti dell’anno: l’Annamaria Clementi Rosé, Franciacorta Docg 2003 di Ca’ del Bosco. Un monumento di eleganza e intensità, la versione in rosa di uno dei più premiati spumanti italiani si è fatta attendere per 35 anni, e questo è uno dei vini che resteranno. Ovviamente preparate 150 euro. Se adorate i bianchi, propongo una curiosa abbinata isolana: il sardo Iselis Bianco 2009 di Argiolas, da uve Nasco (85%) e Vermentino (15%), fresco, tipico e poco impegnativo per le tasche. E poi il siciliano Carricante 2009 di Planeta, ottenuto da un vitigno etneo (ri)emergente, di grande mineralità, persistenza, longevo, produzione limitata. Non è un bel regalo? Veniamo ai rossi, cioè al cadeau... par excellence. Emoziona il Coevo 2007, seconda uscita dell’ammiraglia della famiglia Cecchi, un vino che vuol essere in sintonia col suo tempo e il cui uvaggio cambia (un pochino) di annata in annata per offrire il massimo, con stile. In questo millesimo c’è un 10% in più di Sangiovese, il resto è Cabernet, Merlot, Petit Verdot. Chiuderei con una proposta per quelli che... “solo Pinot nero”. È in circolazione Black 2008, versione Pinot noir del Cabreo firmato Ambrogio e Giovanni Folonari. Deciso come il suo nome. Alessandro Torcoli è caporedattore di questa rivista e fa parte, su nomina del presidente, dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Ha vinto il Premio Comitato Grandi Cru 2009 come miglior giovane giornalista e il Premio Dioniso d’Oro 2010 dell’Ente nazionale Enoteca Italiana. Dalla sua scrivania passano moltissime delle novità che debuttano nel mondo del vino e per questo motivo ci suggerisce alcune etichette fresche fresche. Le bollicine di Gianni Legnani I bianchi di Adua Villa I classici di Cesare Pillon Il primo approccio di Giorgio Cotti L'annata di Roger Sesto Il naturale di Fabrizio Penna L'esclusivo di Enzo Vizzari L'incontentabile di Alessandro Scorsone

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