Freschezza

Freschezza

È la caratteristica, spiega il Dizionario Veronelli, del vino dotato di buona acidità fissa, che dà al naso e soprattutto in bocca “una sensazione gradevole, giovane, sovente con sentore di fiori e/o frutta”. In quest’ultimo periodo, forse per reazione ai vini extra strong di possente muscolarità che andavano di moda qualche tempo fa, la freschezza è una delle qualità più apprezzate nei vini e perciò chi li produce cerca di ottenerla, magari anche a costo di vendemmiare l’uva non ancora completamente matura. Con il vantaggio, dal suo punto di vista, di ottenere anche un abbassamento del tenore alcolico, che non guasta davvero in un momento come questo in cui chi guida vive nell’incubo dell’etilometro. Ma nel vino l’alternativa alla seduzione della freschezza non è l’attrattiva della muscolarità, è il fascino complesso della maturità. Ed è proprio questo che si rischia di sacrificare sull’altare del giovanilismo imperante (non solo in campo enologico). L’antico saggio confidava invece, in dialetto veneto, “bevo del vecio e baso le zovene”.


© Riproduzione riservata - 07/04/2011

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