Erbaceo

Erbaceo

Si dice, definisce benissimo il dizionario Veronelli, “di un vino che al naso e/o in bocca dia una sensazione come di erba fresca appena tagliata”. E aggiunge, tra parentesi, la considerazione più importante: “può essere, a seconda dell’intensità e del ‘tipo’, una virtù o un difetto”. Sarà per questo che non è più di moda come qualche anno fa cercare, e trovare, tonalità erbacee nel profumo e nel sapore dei vini: lo testimonia lo sbrigativo paragrafo dedicato a questa caratteristica da Duemilavini, la guida 2009 dei sommeliers dell’Ais: “Erbaceo: rievoca sentori di erba falciata o di essenze vegetali”. Eppure è difficile non avvertire tonalità erbacee in moltissimi vini, verdi per la giovane età. Per esempio in quelli ricavati da uve internazionali, specialmente se di Cabernet. Ma c’è un problema: la linea di confine tra la percezione piacevole e la sensazione sgradevole è sottile, e soprattutto legata al gusto personale. Meglio non azzardare giudizi rischiosi. Anche perché è l’erba del vicino ch’è sempre più verde.


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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