Dop e Igp

Dop e Igp

Applicando la lettera P, abbreviazione di Protetta, alle Doc e alle Igt dei vini, queste si sono trasformate in Dop e Igp. Ma il cambio di sigla prescritto dalla nuova Ocm diventerà definitivo solo se si presenteranno a Bruxelles entro il 31 dicembre i fascicoli che testimoniano l’adeguamento dei disciplinari di produzione alle norme: altrimenti si rischia la cancellazione dal registro europeo e la perdita della protezione comunitaria. Presa come al solito sottogamba, questa operazione viene realizzata in ritardo. Ma il Ministero, per agevolare la compilazione dei fascicoli, ha fornito con tre circolari istruzioni sul modo di affrontare le parti più innovative, spiegando per esempio come descrivere il legame del vino con l’ambiente in cui nasce. L’intenzione è lodevole, ma è legittimo temere che la straordinaria gamma di diversità che costituisce la ricchezza dell’enologia italiana venga banalizzata in una limitata casistica esposta allo stesso modo in tutti i disciplinari: la lettera P non protegge le denominazioni dal burocratese.


© Riproduzione riservata - 13/07/2011

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