Consumi

Consumi

Producendo più vino di quanto ne consumi, l’Italia è condannata a vendere all’estero una parte importante della propria produzione. E lo fa anche con una certa abilità, visto che in questi anni di crisi è riuscita a cavarsela meglio di altri Paesi esportatori, almeno sul piano della quantità. Ha resistito anche sul fronte dei prezzi, ma non quanto la Francia, che ha preferito affrontare cali anche drammatici pur di non compromettere l’immagine dei suoi vini. I risultati tutto sommato piuttosto brillanti all’esportazione non hanno cancellato però le preoccupazioni per il sempre più insoddisfacente consumo interno. Alla cui diminuzione hanno contribuito sia la perdita di potere d’acquisto provocata dalla crisi sia le pulsioni proibizioniste trasferite nel Codice della strada. Ma il problema vero è culturale: fino a quando il vino sarà considerato una bevanda, ogni ostacolo spingerà a bere qualcos’altro. Si rifiuterà invece di abbandonarne il consumo chi lo considera un piacere della vita: non c’è niente di più indispensabile del superfluo.


© Riproduzione riservata - 01/09/2011

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