In Italia

In Italia

Cavalchina: una sorpresa targata Custoza

15 Dicembre 2009 Roger Sesto
Ci racconta Luciano Piona, patron della Cantina: «Il Custoza, che produciamo dal 1962 grazie a mio nonno, ha sempre avuto fama di vino leggero da bersi giovane, convinzione che lo ha relegato a un ruolo di denominazione minore. Amedeo nasce nel 1996 con l’intento perciò di dimostrare che piacevolezza e leggerezza sono una scelta per il Custoza e non un limite». Chiediamo come abbiano reso il misconosciuto Bianco di Custoza un gran bianco, addirittura da invecchiamento. Ci dice: «Il primo aspetto su cui ho lavorato è stata la longevità: attenzione in fase di pigiatura e tannini da barrique la soluzione. La piccola botte non poteva essere usata al 100%, per non alterare l’equilibrio del vino, così decisi di usarla solo con le due varietà impiegate meno espressive: Trebbiano e Trebbianello (clone di Tocai friulano), mentre Fernanda (clone di Cortese) e Garganega venivano elevati in acciaio. Quindi ho pensato alla struttura, selezionando le uve migliori e mantenendo il vino sui lieviti di fermentazione sino a primavera inoltrata, con regolari bâtonnage. Ma non è finita. Il permanere diun certo sentore di vaniglia m’ha indotto nel 2003 ad abbandonare la barrique e a passare all’uso di botti da 20 ettolitri per la Garganega, elevando in acciaio tutte le altre varietà. Nel frattempo avevo iniziato a lavorare alcune varietà aromatiche pressando l’uva dopo il congelamento, sì da estrarre i precursori d’aroma dalla buccia: tale lavorazione si è rivelata significativa per la Fernanda, e così dal 2004 l’ho implementata». Chiediamo quali grandi annate dell’Amedeo siano ancora disponibili. Dice: «Penso alla 1999, un millesimo particolarmente fresco di acidità e longevo; poi la 2001, un’edizione assai diversa, molto morbida, nonostante i tempi di raccolta anticipati, ma non meno intrigante; la 2004: vincente per l’equilibrio; infine la 2005: le basse rese hanno consentito di preservarne l’acidità, insieme a un buon grado di maturazione».

In Italia

Gabe Tenute, nuova voce di carattere nel cuore del Conegliano Valdobbiadene

Un progetto recente (la fondazione risale al 2024) ma già ben avviato, […]

Leggi tutto

Doc Monreale: per i produttori il vitigno su cui puntare è il Catarratto

La tendenza va in particolare verso i biotipi Lucido ed Extra Lucido, […]

Leggi tutto

Paternoster, per i 100 anni arriva Barone Rotondo

L’azienda del Vulture, di proprietà della famiglia Tommasi, festeggia un secolo di […]

Leggi tutto

Addio a Luigi Cataldi Madonna, il professore e filosofo del vino abruzzese

Grande promotore delle varietà autoctone regionali, che ha contribuito a rilanciare, il […]

Leggi tutto

Cinzia Merli è la nuova presidente del Consorzio di tutela Bolgheri e Bolgheri Sassicaia

Passaggio di testimone tutto al femminile per il Consorzio di tutela Bolgheri […]

Leggi tutto

Doc Monreale, la nuova vita del “vigneto di Palermo”

Il disciplinare, in vigore dal gennaio 2024, valorizza gli autoctoni storici Catarratto […]

Leggi tutto

Il ritorno di Fonzone all’Enoluogo. Alla scoperta dei molti volti del Fiano

In soli 20 anni, la Cantina irpina ha conquistato il pubblico e […]

Leggi tutto

Ottavia Vistarino lancia la Réserve des Amis e il Wine Club per gli amici-estimatori

Dalla Casa del Pinot nero in Oltrepò Pavese un nuovo progetto “per […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati