È il professionista specializzato nella coltivazione del terreno e delle piante, di solito un laureato in Scienze agrarie, che in viticoltura si preoccupa di ottenere uve di qualità, le più adatte al tipo di vino che l’azienda per cui lavora intende fare. Attualmente tutti i produttori vinicoli con qualche ambizione si sono assicurati la consulenza di uno specialista in agronomia, ma non è da molto che hanno fatto questa scelta: erano riusciti a realizzare il Rinascimento del vino italiano con l’unico ausilio degli enologi e solo dopo una ventina d’anni, rendendosi conto che l’eccellenza qualitativa si fa nella vigna, hanno capito che dovevano cercare la collaborazione degli agronomi. La rivoluzione a cui hanno dato vita questi ultimi è stata profonda, ma non ha fatto rumore: la selezione clonale dei vitigni, la zonazione dei territori, la viticoltura di precisione hanno effetto sull’uva, e si trasmettono al vino solo in seconda battuta. Non si è ripetuto il fenomeno dell’enologo superstar. Agra è la sorte dell’agronomo.