Un percorso universitario d’eccellenza che forma i professionisti delle strategie di marketing e comunicazione internazionale del vino italiano, con competenze sugli aspetti produttivi, gestionali e manageriali in ambito enologico. Le iscrizioni sono aperte fino al 6 ottobre e i corsi in aula iniziano il 13 novembre 2025
Arriva alla XIa edizione il Master universitario di primo livello Vini italiani e mercati mondiali, ormai accreditato come punto di riferimento per l’alta formazione di livello accademico nel settore specifico della produzione enologica italiana. Sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno accademico 2025/2026: la scadenza per la presentazione delle domande è prevista per il 6 ottobre 2025.
Una proposta didattica solida e completa
In tutti questi anni il Master universitario organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in maniera congiunta con Università di Pisa, Università per Stranieri di Siena, Università di Siena, in collaborazione con Associazione Italiana Sommelier, ha incontrato un successo crescente, sia per chi ha conseguito il titolo, sia per le aziende coinvolte nel progetto formativo. La collaborazione tra quattro atenei della Toscana rafforza la qualità e l’ampiezza della proposta didattica e conferma l’interesse delle istituzioni universitarie toscane al percorso formativo del master, che forma professionisti delle strategie di marketing e comunicazione internazionale del vino italiano, una figura sempre più richiesta dal mercato, con competenze sugli aspetti produttivi, gestionali e manageriali in ambito enologico.

Gli sbocchi professionali per i corsisti
Il successo del Master confermato dai dati relativi al livello occupazionale di chi ha conseguito il titolo, grazie all’attivazione di rapporti professionali con aziende italiane che collaborano alle attività formative anche attraverso gli stage. «Circa il 70% di coloro che hanno iniziato una attività lavorativa lo ha fatto già al termine dello stage o addirittura prima della conclusione del Master», commenta il direttore del Master Pietro Tonutti, docente di viticoltura alla Scuola Superiore Sant’Anna. «Gli sbocchi professionali sono molteplici e riguardano, in particolare, attività di promozione nazionale e internazionale tanto per singole aziende quanto per marchi collettivi, gestione e responsabilità del marketing, organizzazione di eventi e gestione turismo enologico e ospitalità aziendali, attività e strategie di comunicazione».
Le tematiche al centro dell’attività didattica
Chi consegue il titolo acquisisce conoscenze dei principi della produzione vitivinicola, dei meccanismi e degli strumenti della comunicazione e del marketing, nonché delle tecniche di degustazione sviluppate durante le attività didattiche, ed è in grado di operare nei settori finalizzati alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all’estero, nonché alla loro promozione e all’affermazione sui mercati mondiali, sia quelli consolidati (Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Canada, Giappone, Paesi scandinavi) sia quelli in espansione (Cina, Corea, Russia, Brasile, America latina), con una particolare attenzione sulle cosiddette aree emergenti (Sud-est asiatico). Le studentesse e gli studenti acquisiscono anche competenze per la degustazione dei vini, attraverso il diploma di sommelier AIS (conseguito durante l’attività in aula), dei territori che li producono e dei risvolti qualitativi, culturali, socio-economici e commerciali, delle tecniche e delle modalità di comunicazione specifiche per i prodotti enologici. Particolare attenzione è dedicata anche alle caratteristiche e alle tendenze dei diversi mercati mondiali, dei consumatori internazionali, nonché alla organizzazione di eventi promozionali e all’importantissimo settore dell’ospitalità e dell’enoturismo.
Chi si può iscrivere all’XI edizione del Master
Il Master universitario di I livello “Vini italiani e mercati mondiali” si rivolge a laureate e a laureati di primo livello in qualsiasi disciplina. La domanda di ammissione è aperta anche a laureande e laureandi, che abbiano terminato gli esami di profitto prima dell’inizio delle lezioni e che prevedano di acquisire il titolo di accesso nel corso delle attività didattiche del master. È anche possibile richiedere la partecipazione a singoli moduli o come uditori.
Sono previste lezioni in inglese per favorire l’approccio ai mercati internazionali. Il numero massimo di partecipanti è 25 e include 400 ore in aula e 450 ore di stage. L’attività didattica è di tipo prevalentemente frontale, con lezioni in classe ed esercitazioni. Potranno essere previste anche attività didattiche in uscita presso sedi istituzionali e/o aziende del settore. Saranno messi a disposizione dei corsisti su apposita piattaforma informatica tutti i materiali didattici utilizzati nel corso delle lezioni.
L’eccellenza della vitivinicoltura italiana
«La produzione vitivinicola italiana continua ad essere uno dei punti di forza del comparto agroalimentare nazionale», spiega il direttore Tonutti. «Negli ultimi anni l’Italia, leader nella produzione di vino a livello mondiale, ha anche visto una fortissima crescita del comparto export con riflessi altamente positivi per le aziende che hanno investito energie e risorse umane in questa direzione. La particolare attenzione ai vitigni locali (l’Italia è uno dei paesi con la più alta biodiversità viticola) e alla territorialità, e lo sviluppo e l’applicazione in misura crescente di pratiche e gestioni sostenibili (anche in relazione ai cambiamenti climatici) di vigna e di cantina, coniugati con l’alta qualità che caratterizza una larga parte delle produzioni nazionali, rappresentano i punti di forza del vino italiano».
Sempre maggiore attenzione verso l’export
Nonostante un calo dei consumi di vino che si registrano globalmente, nel 2024 l’export del vino italiano ha raggiunto il valore (record) di 8,1 miliardi di euro. «Se questo dato, nel suo complesso, è assolutamente positivo e confortante, non vanno sottovalutati i segnali che possono prefigurare scenari diversi», precisa il direttore Tonutti. «Le dinamiche e i flussi dell’export stanno infatti velocemente modificandosi, con indicatori e segnali diversi fra Paesi che tradizionalmente rappresentano lo sbocco principale delle nostre esportazioni (a oggi per il 60% indirizzato verso soltanto cinque nazioni: Germania, Usa, Uk, Canada e Giappone) e altre aree geografiche e nuovi mercati verso cui si dovrebbe, in un’ottica di diversificazione, investire risorse ed energie, a partire da quelle di tipo promozionale, con progetti strutturati, coordinati e d’impatto, messi a punto da personale specializzato e qualificato».
Strategie e nuove figure (e competenze) professionali
Da qui l’urgenza di attivare nuove strategie basate su nuove competenze e figure manageriali capaci di affrontare le sfide e le problematicità del presente e, soprattutto, quelle del prossimo futuro con strumenti diversi da quelli utilizzati nel passato. Diverse analisi riportano che gli investimenti sul capitale umano sono fondamentali per affrontare le sfide che il mondo vitivinicolo italiano già si trova ad affrontare. «Le figure professionali aziendali vanno quindi ripensate in un’ottica di complementazione delle competenze viticolo-enologiche e di marketing con quelle più squisitamente di tipo socio-culturale e di comunicazione da integrare con quelle relative allo studio delle caratteristiche dei mercati e delle tipologie dei consumi e dei consumatori internazionali», conclude Tonutti. Tutti aspetti che, in una chiave di forte innovazione, il Master include in modalità integrata nel programma formativo.
Date importanti:
- Scadenza iscrizioni: 6 ottobre 2025
- Inizio lezioni e formazione d’aula: 13 novembre 2025 (lezioni giovedì pomeriggio, venerdì e sabato mattina)
- Fine attività didattica d’aula: 20 giugno 2026
- Discussione tesina e project work sviluppato nel corso dello stage: febbraio 2027
Tutte le info su santannapisa.it