Abbiamo chiesto a un’esperta del settore di analizzare i cambiamenti nelle strategie di prodotto, prezzo, promozione e distribuzione enologica di questi ultimi cinque decenni. Un viaggio tra rivoluzioni ma anche inaspettate conferme.
Quando è nato il marketing del vino in Italia? A guardare indietro nel tempo, si può dire sia nato ai tempi degli Etruschi e dei Romani. Ne sono prova i reperti etruschi rinvenuti lungo le coste francesi, dove sulle anfore che un tempo trasportavano vino si trovano marchi che riportano all’Etruria. Ma senza avere la pretesa di raccontare millenni di storia in poche pagine, facendo una panoramica di come si è fatto e si fa marketing del vino in Italia, da 50 anni a questa parte, andremo a scoprire che alcune cose sono cambiate molto e altre sono sorprendentemente uguali.
Per comodità, seguiremo il processo con cui si crea un piano marketing: partiremo dall’analisi delle opportunità e delle minacce con cui si sono confrontate le aziende vitivinicole nell’ultimo mezzo secolo, per poi illustrare le strategie implementate, concentrandoci sul più classico dei marketing mix, quello formato da prodotto, prezzo, promozione e distribuzione (il punto vendita).
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