50 anni di storia del vino: Fontanafredda, il valore del terroir una grande intuizione

50 anni di storia del vino: Fontanafredda, il valore del terroir una grande intuizione

Dagli anni ’60 i singoli appezzamenti vengono vinificati separatamentee, riportando il nome del vigneto in etichetta. Non solo Barolo, l’Alta Langa e il Moscato. Il progetto di sostenibilità Rinascimento Verde.

Dietro alla nascita di questa celebre marca piemontese c’è il primo re d’Italia Vittorio Emanuele II.
Fu lui nel 1858 a donare alla sua amata Rosa Vercelliana, poi nominata contessa di Mirafiori e di Fontanafredda, i terreni dove ora sorgono la cantina e i vigneti. Il loro figlio Emanuele Alberto fu l’effettivo fondatore e promotore aziendale: creò un vero e proprio villaggio e diede un forte impulso al successo iniziale del Barolo, avviando già nel 1886 le spedizioni Oltreoceano. Un lungo balzo in avanti ci porta al 2008, quando l’azienda viene acquisita dalle famiglie Farinetti e Baffigo, che nel 2017 festeggeranno il titolo di “Cantina europea dell’anno” secondo la rivista americana Wine Enthusiast e inaugureranno il Villaggio Narrante di Fontanafredda: 120 ettari di riserva bionaturale a Serralunga d’Alba con vigneti, cascine, hotel de charme, osterie, ristoranti, foresterie e ovviamente le storiche cantine ottocentesche.

L’intuizione del vigneto in etichetta

Anticipatrice di grandi innovazioni, negli anni Sessanta Fontanafredda ha aperto la strada a un grande cambio di passo enologico. «La produzione tradizionale di Barolo era incentrata sul classico assemblaggio di uve provenienti da più vigneti di diversi comuni oppure sulla Riserva che celebrava un’annata particolarmente importante», spiega Roberto Bruno, direttore generale. «Noi siamo stati i primi a dare enfasi al terroir e alla vigna, facendo vinificazioni separate da singoli appezzamenti.
Nel 1964 il nostro Barolo Vigna La Rosa è stato il primo Cru certificato a riportare il nome del vigneto in etichetta, mentre nel 1988 abbiamo lanciato il primo Barolo a menzione comunale, vinificando separatamente le uve del comune di Serralunga d’Alba. La verità è che eravamo troppo in anticipo sui tempi: gli anni Ottanta sono stati segnati dai Barolo boys, la battaglia si giocava sulle tecniche di cantina. Il concetto di terroir è arrivato molto dopo come sentimento diffuso e collettivo, ma noi avevamo già avuto quest’intuizione a metà degli anni Sessanta e l’abbiamo portata avanti con tenacia nei decenni successivi. È stato un progetto pioneristico e molto sfidante perché il mercato non era ancora pronto, tant’è che abbiamo dovuto ridurre progressivamente il numero di cru in portfolio, che ad un certo punto erano addirittura otto, mentre oggi sono cinque».

Non solo Barolo: Cortese, Arneis, Moscato e Pinot nero

Ma Fontanafredda non è solo Barolo e da sempre ha a cuore la ricchezza varietale della produzione piemontese. «Vinifichiamo i grandi vini rossi delle Langhe, ma anche i bianchi, come gli autoctoni Cortese e Arneis. Il Piemonte è stata la prima regione italiana a cimentarsi nella spumantistica con Gancia, Martini Rossi e Cinzano che hanno posto le basi per l’attuale successo dell’Alta Langa. Oggi sono tanti i produttori che hanno investito in questa denominazione, ma quando il movimento dell’Alta Langa è cominciato, nel 1990, c’erano solo sette Cantine a crederci e noi siamo state una di quelle. La nostra punta di diamante è il Vigna Gatinera, Pas Dosé 100% Pinot nero che resta almeno 72 mesi sui lieviti. Infine, voglio ricordare il lavoro sul Moscato, sia come vino fermo che in versione spumante. Serralunga d’Alba, infatti, è l’unico comune del Barolo a essere inserito nella Docg Moscato d’Asti».

Gli investimenti sul fronte dell’ospitalità

L’acquisizione da parte delle famiglie Farinetti e Baffigo nel 2008 ha permesso di dare valore a una serie di direzioni già tracciate. «In particolare Oscar Farinetti ha portato in azienda un punto di vista imprenditoriale forte, provando a ragionare fuori dagli schemi e attivando logiche e approcci di comunicazione totalmente nuovi per il mondo del vino. È stato tra i primi a capire che le Langhe potevano avere una grande attrattività turistica imperniata sull’enogastronomia e sull’accoglienza di qualità.
In questa direzione abbiamo portato avanti gli investimenti per potenziare l’ospitalità e rendere la visita un’esperienza molto più ricca e articolata del semplice tour con degustazione finale. Oscar Farinetti è stato anche colui che ha spinto l’azienda a fare accelerazioni importanti dal punto di vista della sostenibilità».

Il progetto Rinascimento Verde

Nel 2020, circa 500 anni dopo il primo Rinascimento italiano, è nato così il progetto Rinascimento Verde. «In azienda è emersa la necessità di cambiare prospettiva per rifondare una nuova Fontanafredda, migliore di prima e più rispettosa del pianeta. Abbiamo rimesso la terra al centro, per dare vita a una grande comunità costruita sulla fiducia negli altri. Nel 2018 abbiamo ottenuto la certificazione biologica e da anni lavoriamo sulla sostenibilità in campagna e in cantina, ma anche su ciò che sta intorno al vino». 
Nel Villaggio di Fontanafredda sono presenti le colonnine per la ricarica elettrica delle auto, è attivo un impianto di cogenerazione e teleriscaldamento e l’uso razionale dell’energia è assicurato da pannelli solari, fitodepuratori, luci led; mentre in vigna dalla vendemmia 2021 è operativo il trattore a biometano che riduce le emissioni di CO2. Le scelte green coinvolgono anche il packaging, con vetro e plastica riciclati.
Un’impostazione che fa bene all’ambiente e ripaga anche in termini di percepito e di qualità. «I nostri vini sono in tutte le più importanti guide italiane e internazionali. Per citare solo i riconoscimenti più recenti: nel 2022 il Barolo del comune di Serralunga d’Alba 2018, prima edizione del progetto Renaissance, è entrato nella Top 100 di Wine Spectator, mentre nel 2023, il Barolo Vigna La Delizia 2019 nella Top 100 di Wine Enthusiast».

Foto di apertura: l’azienda è un Villaggio Narrante con vigneti, cantina, cascine, hotel de charme, osterie, ristoranti e foresterie

FONTANAFREDDA

via Alba 15
Serralunga d’Alba (Cuneo)
0173.62.61.11
info@fontanafredda.it
www.fontanafredda.it
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Realizzato in collaborazione con Fontanafredda

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© Riproduzione riservata - 14/07/2024

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