50 anni di storia del vino: Gianfranco Fino, passione Primitivo

50 anni di storia del vino: Gianfranco Fino, passione Primitivo

I primordi a 13 anni in una vigna di fronte a casa, poi gli studi di Agraria e l’acquisto del primo ettaro a Manduria. Il lavoro sulla qualità senza compromessi dà i suoi frutti con il pluripremiato ES.

Gianfranco Fino nasce, vive e studia a Taranto, “la città dei due mari”, così che i suoi sbocchi lavorativi sembrano in un primo momento essere improntati verso una carriera nella marina militare. «Mio padre era un dirigente del ministero della Difesa e aveva già tracciato il mio futuro professionale: mi vedeva al liceo scientifico, a pochi isolati da casa, per poi svolgere a Venezia la Scuola navale militare Francesco Morosini e concludere il tutto in Accademia».
In un certo senso Gianfranco lo delude, poiché decide di iscriversi all’Istituto tecnico agrario con la specializzazione in viticoltura ed enologia al Basile Caramia di Locorotondo: «Collegio, quindi, e 6 anni di scuola, inclusa la specializzazione».
Non dedica solo spazio e tempo all’agraria e alla viticoltura, ma si occupa anche di olivicoltura e di altri svariati incarichi, accarezzando sempre l’idea di fare un vino per sé, «anche perché da studente di enologia, di fronte a casa, ero attorniato da una piccola superficie di Primitivo che era stata lasciata in totale abbandono e chiesi per l’appunto a mio padre la possibilità di accaparrarci, in conduzione, questo fazzoletto di terra».
E lì, non a caso, inizia la sua carriera da vignaiolo: «A 13 anni avevo infatti questa piccola vigna che potavo e trattavo; insomma, ci ho fatto il vino per la famiglia». Ricorda tutto bene il vulcanico produttore: «A Natale mio papà mi regalò il “Dalmasso” (Viticoltura moderna, ndr), che era un manuale di viticoltura, da dove ho appreso tutte le tecniche viticole, chiedendo poi un po’ a tutti, parenti e amici, un piccolo torchietto e una pigiatrice».

Dall’olio al vino

Si arrangia, eccome, Gianfranco a fare il suo “mosto vino in casa”, ma negli anni successivi, vuoi lo scandalo del metanolo che interessa un po’ tutta l’Italia e in particolare la Puglia, si ritrova di punto in bianco senza lavoro, nonostante la collaborazione da studente lavoratore con alcune Cantine sociali.
Si rafforza in tal modo il percorso accademico con gli studi in Agraria all’Università di Potenza, nonché l’approfondimento e la pratica della viticoltura e dell’olivicoltura ancora più che dell’enologia: «Sono stato tra l’altro l’agronomo di Gino Veronelli, che a un certo punto mi convinse a produrre vino, abbandonando in quel momento il mondo dell’olio».
È così, ritornando da uno dei tanti viaggi, proprio con il giornalista lombardo, decide di farsi il regalo dei 40 anni: «Sono andato a Manduria dove c’era la Doc e mi sono assicurato 1 ettaro circa di vigneto».
Oggi la sua azienda esiste da 20 anni ed è diventata una realtà a seguito di lunghi sacrifici e proficue “insistenze” con i vari amici interlocutori, «spesso e volentieri Cantine cooperative dove avevo avuto il piacere di lavorare».
E da allora Gianfranco Fino è entrato di diritto nella schiera di quei viticoltori legati alla tradizione, desiderosi di salvare vecchi vigneti e di mantenerne vive le specificità.
Le vigne, prevalentemente coltivate ad alberello pugliese, crescono su terre rosse calcareo argillose, accarezzate dalla brezza proveniente dal mar Ionio e dal caldo sole di Puglia.

ES, , JO e SN, vini che raccontano una storia

«Ho sempre pensato di fare qualità», prosegue, «innanzitutto nell’allevamento delle vigne, con il diradamento dei grappoli». Sceglie ES come nome del vino di punta, un termine sicuramente evocativo, scomodando il padre della psicanalisi Sigmund Freud e pensando a «una passione che non si piega a regole e compromessi». Un’opera che in tutti questi anni gli ha effettivamente dato parecchie soddisfazioni, oltre a innumerevoli riconoscimenti sia nazionali che esteri. «ES prende tutto dal suo nome, il piacere e la passione: il lavoro è stato serio, quelli arrivati sono premi a oltre un decennio di attività».
Nel 2010 poi, frutto sempre di un’accurata e ulteriore selezione massale, da grappolo spargolo e piccolo di Primitivo, spunta un secondo vino, , prodotto con viti più giovani, ma con le stesse cure maniacali del predecessore, «disturbando ancora una volta un altro guru della psicanalisi, Carl Gustav Jung, in quanto il sé corrisponde all’io di Freud». Altri due vini ancora da menzionare sono JO, che è un Negroamaro in purezza, «da mar Jonio, il mare che bagna le coste della Manduria, uno dei sinonimi dello stesso vitigno, pianta autoctona per eccellenza del Grande Salento», e SN, un omaggio alla moglie da sempre grande appassionata di bollicine: «Simona in forma liquida, come ama definirsi lei stessa».

La nuova cantina con resort

Tipicità e tecnologia sono i valori cardine: la vendemmia avviene alle prime luci dell’alba: i grappoli selezionati sono raccolti a mano in cassette e sistemati in camion frigo per il trasporto in cantina.
La diraspatura inizia solo nel pomeriggio, quando le uve sono alla giusta temperatura. La vinificazione avviene parcella per parcella e la maturazione (anch’essa parcellare) per almeno 9 mesi in barrique di rovere francese da 228 litri.
Gianfranco e Simona continuano a sognare e credere nei loro sogni, fino a vederne realizzato un altro: nel 2021 nasce la nuova cantina con wine resort in agro di Manduria, completamente circondata dalle vigne e ideata per poter accogliere e coccolare tutti gli appassionati che vengono sempre più numerosi, poiché trovano una cucina locale moderatamente rivisitata, con uno stile ben preciso: sono i loro vini a suggerire allo chef i piatti da proporre. «Mi diverto e non capisco perché mi pagano», conclude Gianfranco citando Indro Montanelli quando fondò il suo Giornale, a conferma che gli stimoli in casa Fino non mancano mai.

Foto di apertura: le vigne sono prevalentemente coltivate ad alberello pugliese su terre rosse calcareo argillose

GIANFRANCO FINO

contrada Reni
Manduria (Taranto)
320.78.03.978
info@gianfrancofino.it
www.gianfrancofino.it
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Realizzato in collaborazione con Gianfranco Fino

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© Riproduzione riservata - 13/07/2024

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