50 anni di storia del vino: Castello di Querceto, l’ascesa e la seconda vita

50 anni di storia del vino: Castello di Querceto, l’ascesa e la seconda vita

L’acquisto dell’antico maniero e il primo Sangiovese in purezza risalgono a fine ’800. Nel 1978 Alessandro François e la moglie Maria Antonietta riprendono l’attività e portano il loro Chianti Classico nel mondo.

Da un quarto di secolo ha oltrepassato la boa dei 100 anni di attività, eppure non si direbbe a guardare il dinamismo delle persone che ne sono alla guida, come pure la freschezza dei suoi splendidi vini e l’accoglienza che questi ricevono sui mercati di mezzo mondo. Castello di Querceto, infatti, è un marchio storico del vino Chianti Classico, non solo perché l’acquisto dell’antico maniero da parte della famiglia François risale al 1897 con il successivo inizio dell’attività vitivinicola, ma anche perché nel 1924 Carlo François e la moglie Elvira Colombini (anche lei proprietaria di terreni vitati) furono tra i 33 fondatori del Consorzio del Chianti, non ancora identificato con l’appellativo Classico che arriverà nel 1932. Una famiglia importante, quella dei François, arrivata in Toscana dalla Lorena nel 1739 con Giovanni Francesco, all’indomani della cessazione della guida granducale dei Medici.
Un secolo dopo, Alessandro, esperto archeologo individuò nel 1844 nel territorio di Chiusi uno splendido vaso risalente al V secolo a.C., tra i maggiori esempi di pittura ceramica greca, oggi conservato nel Museo archeologico di Firenze e conosciuto appunto come Vaso François.

Una storia lunga 125 anni

Una tappa fondamentale nella storia del Castello di Querceto è il 1899 quando Carlo François piantò la prima vigna di Sangiovese in purezza nell’appezzamento chiamato La Corte, dalla quale produsse la prima annata di vino con la vendemmia 1904, l’anno di nascita di suo figlio Tito. Ebbene, quel vino, del quale restano ancora sei bottiglie nella cantina storica sotterranea del castello, è stato protagonista di straordinarie degustazioni nel 1984 e nel 1997 in occasione del centenario dell’acquisizione della proprietà.
L’azienda Castello di Querceto così come la conosciamo oggi nasce tuttavia nel 1978, quando Alessandro François e sua moglie Maria Antonietta Corsi lasciano le loro attività professionali a Milano per dedicarsi a tempo pieno alla proprietà di famiglia per lungo tempo semiabbandonata nel periodo del secondo dopoguerra. Con grande entusiasmo, grazie anche all’innamoramento di Antonietta per Querceto, sono seguiti anni di rinnovamento dei vigneti (all’inizio c’erano solo 5 ettari), delle cantine, della rete commerciale, ma soprattutto di grossi investimenti a livello societario per dare vita a un’azienda vitivinicola di prestigio. 

Dalla fatica dei primi anni al successo

«Lasciata la professione di ingegnere industriale», ricorda Alessandro, che a dispetto dei suoi 88 anni gira ancora il mondo per far conoscere e vendere i vini del Castello di Querceto, «ho investito tutti i miei risparmi nell’impianto di 35 nuovi ettari di vigne e nel rinnovamento delle cantine. Il mio primo viaggio di lavoro all’estero è stato nel 1984, prima in Germania e poi negli Stati Uniti, grazie anche alla collaborazione con l’importatore Neil Empson».
«Non nascondo che nei primi tempi ho preso molte porte in faccia, come del resto è accaduto a tanti pionieri del vino italiano quando si affacciavano sui mercati internazionali. Poi, grazie anche alle iniziative promozionali organizzate da Civiltà del bere per conto dell’Istituto commercio estero, ho avuto modo di ampliare ulteriormente la conoscenza e la nostra presenza sui più importanti mercati, tanto che oggi i vini del Castello di Querceto si trovano in oltre 50 Paesi», conclude.
Negli ultimi anni l’azienda si è sviluppata ulteriormente, con impianti vitati e la costruzione di una nuova cantina ai piedi dell’antico castello. Complessivamente si producono ogni anno circa 450 mila bottiglie di vino dai 65 ettari di vigne di proprietà. La quota di export è addirittura del 90%.

Una gamma di rossi fuoriclasse

Alessandro François ha impostato la filosofia aziendale sulla produzione di alcune selezioni che nascono da un approfondito studio delle caratteristiche dei propri vigneti. «In questa valle», spiega, «il tipo di suolo è molto variabile, dove sono presenti scisti policromi, con il terreno che cambia di colore e induce a diversificare le caratteristiche organolettiche delle uve. L’obiettivo è di esaltare al massimo le peculiarità e le potenzialità dei diversi vitigni coltivati in condizioni ambientali differenti fra loro. Solo vinificando separatamente le uve di ogni vigna e producendo dei cru, si sarebbero potuti ottenere vini con un forte carattere e con una spiccata personalità, diversi fra loro, capaci di soddisfare una clientela altrettanto variegata, esperta e molto esigente».
Ed eccoli i protagonisti della gamma, tutti rigorosamente rossi: due Chianti Classico Gran Selezione, lo storico La Corte e il rinomato Il Picchio, provenienti da vigne sui lati opposti della valle; e poi quattro internazionali Toscana Igt: Il Querciolaia (1/3 Cabernet Sauvignon, 2/3 Sangiovese), Cignale (Cabernet Sauvignon 80%, Merlot 20%), Il Sole di Alessandro (Cabernet Sauvignon 100%) e Querceto Romantic (Petit Verdot 50%, Merlot 30%, Syrah 20%).
Pur essendo sempre super attivo, Alessandro François è da molti anni coadiuvato nella gestione dell’azienda dall’intera famiglia. Scomparsa purtroppo due anni fa l’amata moglie Antonietta, i figli Simone e Lia sono rispettivamente amministratore delegato della società e responsabile amministrativa, oltre ad altri tre componenti della famiglia. Una squadra di prima qualità che ben rappresenta un’azienda storica chiantigiana qual è il Castello di Querceto.

Foto di apertura: negli ultimi anni sono stati impiantati nuovi vigneti ed è stata costruita una cantina ai piedi del castello

CASTELLO Di QUERCETO

via A. François 2
Greve in Chianti (Firenze)
055.85.921
querceto@castellodiquerceto.it
www.castellodiquerceto.it
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Realizzato in collaborazione con Castello di Querceto

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© Riproduzione riservata - 26/05/2024

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