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Addio a Lucio Caputo

11 Luglio 2019 Civiltà del bere
Addio a Lucio Caputo

Lunedì 8 luglio a New York City è morto Lucio Caputo, presidente dell’Italian Wine & Food Institute di New York. Scompare una figura centrale e carismatica nella promozione del vino italiano e del made in Italy di qualità oltreoceano.

Una triste notizia, quella annunciata dal figlio Giorgio e la moglie Marie Luisa: Lucio Caputo si è spento in un ospedale di Manhattan, dopo una breve ma intensa battaglia contro la sua malattia.

Il nostro ricordo

Ha amato l’Italia e ha lavorato instancabilmente, per decenni, per la sua causa, nella speranza di avvicinare Italia e Stati Uniti”: è il breve, emblematico ritratto diffuso dalla sua famiglia nell’annunciarne la morte. Ma per tanti produttori e professionisti dello Stivale (e per Civiltà del bere, in particolare) il ricordo di Lucio Caputo è ben più vivo e dettagliato. “Era un amico mio e del vino italiano“, sottolinea Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere. “Per parte mia, scorrono a centinaia le immagini che lo vedono accanto a mio nonno Pino Khail, impegnati in pionieristiche e irripetibili iniziative promozionali per il vino italiano negli Usa”.

Lucio Caputo (a destra) e Pino Khail (al centro) al primo panel tasting con produttori italiani a New York
Lucio Caputo (a destra) e Pino Khail (al centro) al primo panel tasting con produttori italiani a New York

Sopravvissuto alle Torri Gemelle

Se il settore enoico lo ricorda nel ruolo di ambasciatore e infaticabile promotore del made in Italy in America, il grande pubblico italiano ha conosciuto Lucio Caputo in qualità di sopravvissuto all’attentato delle Torri Gemelle. “Mi sono salvato solo per un miracolo: trenta secondi dopo essere uscito, il grattacielo è crollato alle mie spalle”, raccontò Caputo a Repubblica, dopo essere fuggito l’11 settembre 2001 dal settantottesimo piano del World Trade Center. Proprio lì aveva sede l’Italian Wine & Food Institute da lui fondato e presieduto. “La mia Mercedes è appiattita sotto il cumulo di macerie. Ed è la seconda automobile che mi è stata distrutta nel garage delle Torri gemelle”, aveva spiegato, ricordando di essere scampato anche al precedente attentato islamico al World Trade Center, nel 1993.

Lucio Caputo e Pino Khail alla presentazione newyorkese del magazine Italian Wines & Spirits, versione in lingua inglese di Civiltà del bere
Lucio Caputo e Pino Khail alla presentazione newyorkese del magazine Italian Wines & Spirits, versione in lingua inglese di Civiltà del bere

Il primo Premio Khail a Lucio Caputo

Lucio Caputo ci lascia a qualche giorno dall’inizio di VinoVip Cortina 2019: qualcuno lo ricorderà fra gli ospiti storici della manifestazione, ideata da Pino Khail e organizzata da Civiltà del bere a Cortina d’Ampezzo. Nell’edizione 2011 fu proprio Lucio Caputo a ricevere il primo Premio Khail, intitolato al fondatore di Civiltà del bere e destinato a una persona che abbia contribuito alla promozione e alla valorizzazione del vino italiano nel mondo. Il riconoscimento fu istituito nel medesimo anno della scomparsa di Pino Khail, ricordato con affetto da Lucio Caputo in quella e in numerose altre occasioni.

Lucio Caputo a VinoVip Cortina
Lucio Caputo a VinoVip Cortina

La lunga carriera nell’Ice (e l’enoteca italiana a Manhattan)

Nato a Monreale, in Sicilia, laureato in Giornalismo con dottorato in Legge e Scienze politiche all’Università di Palermo, dopo aver lavorato come giornalista e avvocato intraprese una lunga carriera nell’Istituto per il Commercio Estero (Ice). Lucio Caputo divenne direttore dell’ufficio Ice newyorkese nel 1970 (dopo aver rivestito il medesimo ruolo a Philadelphia). Nel 1975 fondò l’Italian Wine Center, pianificando un’intensa attività promozionale per il vino italiano, fino a inaugurare l’enoteca italiana a Manhattan (nel 1981) alla quale, con il coordinamento di Khail, alcuni produttori vinicoli italiani che aprirono le vie dell’export negli Usa regalarono una preziosa opera d’arte: “Le Muse Inquietanti” di Giorgio De Chirico.

Lucio Caputo alla donazione di De Chirico
La donazione de “Le Muse Inquietanti” di De Chirico all’enoteca italiana di Manhattan

Gala Italia, il suo evento cult

Risale al 1983 la sua fondazione dell’Italian Wine & Food Institute di New York, una volta lasciato l’Ice. Fra le innumerevoli iniziative organizzate da Lucio Caputo in qualità di presidente dell’Iwfi, ricordiamo il “Gala Italia“, evento di degustazione e PR tra i più esclusivi per la promozione del vino italiano di pregio nel mercato Us. Per il suo operato, nel 2003 ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce dal Presidente della Repubblica italiana, l’onorificenza più alta prevista dagli ordinamenti di benemerito internazionali.

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