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Esce Y, il rosato di lusso firmato Pasqua Vigneti e Cantine

Esce Y, il rosato di lusso firmato Pasqua Vigneti e Cantine

Lanciato con un evento globale in streaming, il nuovo progetto del rosato Y di Pasqua intercetta una tendenza registrata a livello mondiale e specialmente in Usa e Gran Bretagna: l’avanzata dei rosé di lusso.

È stato presentato oggi 14 aprile, con un evento-lancio in streaming mondiale, il nuovo vino di Pasqua Vigneti e Cantine: un rosé di alta gamma che si chiama semplicemente Y (da leggere all’inglese). L’azienda veronese, a guida giovane (con i trentenni Riccardo e Alessandro Pasqua al timone) si sta distinguendo per spirito innovativo.

Una sequenza di novità

Dopo aver presentato prodotti come l’Amarone super premium Mai dire Mai, il rosso Brasa Coerta (vino sperimentale sul tema del naturale) e il bianco Hey French (prima proposta “multiannata” in terra di Soave) non poteva mancare l’incursione nel mondo dei rosati, una delle tipologie più vivaci in questo periodo. In questi anni i Pasqua hanno registrato consensi e vendite oltre ogni attesa con il rosé 11 minutes e adesso, anziché proporre un semplice brand stretching, come si dice nel gergo del marketing, ovvero lo sfruttamento di un marchio di successo per altri prodotti, l’azienda veronese ha deciso di puntare su un prodotto dall’identità forte, come forte vuol essere il vino in sé, ovvero un rosé di lusso.

Alle radici del nome

Y: il nome annuncia una personalità semplice e complessa al contempo, in cui coesistono elementi divergenti (struttura e delicatezza, frutto e cremosità al palato) che convergono in un punto e trovano un equilibrio, che si mantiene e si sviluppa nel tempo, come raffigurato dalla parte bassa della lettera Y, che è anche una promessa di longevità. Il vino è ottenuto da vitigni autoctoni veneti (la Corvina e il Trebbiano di Lugana) in dialogo con uno internazionale, il Carmenère, provenienti da vigneti sul lago di Garda. La Corvina, predominante al 60%, porta sentori tipici di frutta rossa e grande acidità. Il Trebbiano di Lugana (30%) ingentilisce con aromi delicati di agrumi e fiori bianchi, donando eleganza e lunghezza nel retrogusto; infine, il Carmenère (10-15%) porta struttura e garantisce la stabilità nel tempo.

Riccardo è il volto della nuova generazione alla guida di Pasqua Vigneti e Cantine

Innovativo anche nel metodo

Questo super-rosé nasce in parte dalla vinificazione con spremitura soffice delle uve a bacca rossa, in parte da una macerazione sulle bucce a bacca bianca per 8/10 ore. Il mosto viene raffreddato e trasferito in una vasca d’acciaio affinché decadano le parti solide, per poi procedere con la fermentazione alcolica, tra i 13 e i 16 °C. Il 10% del blend termina la fermentazione alcolica in tonneau di rovere francesi nuove, di media tostatura. Della restante parte, il 30% matura per circa 4 mesi in barrique e tonneau di rovere francese di secondo passaggio, sempre a tostatura media.

Un lancio all’insegna dell’arte

Per il lancio di una referenza innovativa come Y, Pasqua Vigneti e Cantine, da sempre sostenitrice del mondo dell’arte, ha affidato alla collettiva di artisti italiani NONE (con la quale aveva già collaborato in occasione del rilascio di Hey French: You Could Have Made This But You Didn’t) il compito di tradurre la sfaccettata complessità di questo vino attraverso un’installazione immersiva digitale, che è stata la scenografia per la presentazione del nuovo rosè in streaming globale.

La ricerca di Wine Monitor sulla tipologia

Il progetto è stato sostenuto da uno studio commissionato a Wine Monitor di Nomisma sui consumi dei vini rosati, con particolare riferimento a due mercati chiave per l’azienda: gli Stati Uniti e il Regno Unito (qui potete scaricarne un estratto). Tra le evidenze più rilevanti emerse dalla ricerca, si rileva nell’ultimo anno l’importante crescita delle quote di mercato di etichette luxury e super luxury. Che quella del rosé sia una categoria in forte crescita lo dimostra l’aumento dei consumi a livello globale che, tra il 2009 e il 2018, è incrementato del 15,8%. L’Italia ha prodotto il 7% dei 26,4 milioni di ettolitri di vino rosé rilasciati nel 2018, con quattro regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Puglia) capaci nel 2020 di concentrare il 67% della produzione Dop/Igp (giacenza) nazionale.

Il successo negli Usa

Spostandoci oltreoceano, in Usa le vendite off-premise (nei supermercati, ad esempio) di rosé fermi sono cresciute del +126,7% tra 2011 e 2020, con un +75,2%. Nonostante la quota di mercato ancora marginale (6%), sono i nostri rosati a segnare la variazione più significativa tra 2019 e 2020 (+63,9%), con prezzi per bottiglia in aumento, che portano il nostro Paese subito dietro la Francia per posizionamento di fascia. Oltremanica si osservano trend simili, con una crescita dei rosati italiani nell’off-premise del +59,9%. Nel 2020, a seguito del cambiamento di modalità d’acquisto da parte del pubblico, è stata ancora più evidente la scelta dei prodotti in base alla fascia di prezzo, con una crescita dal 170 al 500% per i vini premium (dalle 12 sterline in su).

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© Riproduzione riservata - 14/04/2021

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