Controetichetta

Controetichetta

È una seconda etichetta, incollata dalla parte opposta alla prima (e per questo chiamata talvolta retroetichetta), sulla quale, come spiega il Dizionario Veronelli, “sono riportate indicazioni (di solito, sulla zona di produzione e sul modo di servizio) relative al vino (o al distillato) contenuto nella bottiglia”. Potendo così concentrare sul retro della bottiglia tutte le scritte, sia quelle di legge sia quelle che interessano a lui, il produttore può rendere più accattivante l’etichetta che dovendo ospitare soltanto il nome del vino può sottolinearlo con una immagine o un disegno di grande suggestione.
Magari la tv fosse riuscita a separare in modo altrettanto trasparente le notizie dallo spettacolo! Il dramma comincia quando anche la retroetichetta cerca d’essere brillante. Ce n’è addirittura una che spiega in che modo gli enologi dell’azienda sono riusciti a far esprimere così bene quel vino: soggiornando per lunghi mesi in piccole botti di prezioso rovere. Chissà come hanno fatto a entrarci, gli enologi, nelle barrique.


© Riproduzione riservata - 03/03/2011

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