Dalle Nostre Rubriche

In Italia

In Italia

Coda di Volpe, “minore” solo per diffusione

10 Settembre 2019 Roger Sesto
Coda di Volpe, “minore” solo per diffusione

Originario della Campania, con riferimenti storici che risalgono agli scritti di Plinio il Vecchio, il Coda di Volpe deve il nome alla forma del grappolo.

Sebbene coltivato in quasi tutta la regione, si esalta in Irpinia, ai piedi del Vesuvio e nel Beneventano (Sannio e Taburno). Dal grappolo molto grande, lungo sino a 40 cm, ha viceversa bacche di piccole dimensioni dalla buccia particolarmente pruinosa. «Tengo molto a questo vino. Quando iniziai a vinificare il Coda di Volpe bianco in purezza, vitigno “minore” solo per diffusione, solo altre tre-quattro Cantine lo producevano», spiega Paolo Cotroneo di Fattoria La Rivolta di Torrecuso (Benevento).

Il grappolo del Coda di Volpe può arrivare a 40 cm di lunghezza

Dà vita a un vino fresco e fragrante

Dal grappolo molto grande, lungo sino a 40 cm, ha viceversa bacche di piccole dimensioni dalla buccia particolarmente pruinosa. Viene vinificato in acciaio a bassa temperatura, previa criomacerazione, il tutto per esaltarne freschezza e fragranza, il Sannio Taburno Coda di Volpe Doc di Fattoria La Rivolta offre sentori agrumati e leggermente speziati, con un sorso armonico, sapido e minerale.

Per conoscere gli altri autoctoni della Campania clicca qui.
L’articolo sui vitigni autoctoni campani prosegue su Civiltà del bere 4/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto

Il “vino naturale”, corsi e ricorsi storici di un movimento che non sa fare sistema

Le polemiche emerse durante l’ultima edizione del Vinitaly hanno radici antiche, se […]

Leggi tutto

Dalla sala degli antenati entriamo nella galassia Frescobaldi

A Nipozzano, negli ambienti dell’affascinante castello medievale, accompagnati dai responsabili delle singole […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: ripensiamo i concetti base dei grandi bianchi italiani

Termini come longevità, esclusività, artigianalità e biodiversità, un tempo fondamentali nella definizione […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (11): la Val di Non

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati