In Italia

In Italia

WOW! e Foragri unite da competenza e tipicità

15 Giugno 2019 Elena Erlicher
WOW! e Foragri unite da competenza e tipicità

L’edizione 2019 di WOW! The italian wine competition parte con diverse novità. I principi della competizione enologica organizzata da Civiltà del bere sono condivisi con Foragri, fondo nazionale per la formazione in agricoltura.

La seconda edizione di WOW! The Italian Wine Competition di Civiltà del bere, con tutte le sue novità, è stata presentata allo scorso Vinitaly, insieme a Foragri, fondo specialistico per la formazione in campo agricolo. Ad accomunare queste due anime, solo apparentemente lontane, il tema al centro della tavola rotonda che le ha viste protagoniste: “Competenza e tipicità come fattori competitivi nei mercati vitivinicoli”.

I fattori del successo nei mercati vitivinicoli del mondo

«La competenza è un fattore costitutivo della competitività», conferma Stefano Bianchi, presidente di Foragri (in foto con Alessandro Torcoli, direttore di Civiltà del bere), «e la competitività a sua volta si realizza non sui volumi, ma sulla qualità, che è costituita dal rapporto fecondo tra tradizione e innovazione tecnologica». Sugli stessi temi si è soffermato Alessandro Torcoli: «La nostra competizione si fonda sul valore della tipicità. Un concetto non facile e messo spesso in discussione, che per noi si identifica con la riconoscibilità dei vini, la loro identità e territorialità. Per fare tipicità ci vogliono competenza e conoscenza».

La missione di Foragri nel settore della formazione

A Foragri, attivo dal 2009, hanno già aderito 104.000 imprese del settore agricolo e agroalimentare, per un totale di 250.000 dipendenti. L’operatività del fondo ha consentito di finanziare attività di formazione per più di 31 milioni di euro a favore di oltre 6.000 imprese e 40.000 lavoratori. Il 17% di questi finanziamenti sono andati al settore vitivinicolo, per un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro. I corsi (consultabili sul sito www.foragri.com) riguardano tematiche importanti come: le nuove tecniche di potatura in vigneto e di lavorazione in cantina, la vitivinicoltura biologica e biodinamica, l’utilizzo di avanzati software gestionali di settore, web marketing e gestione social, e molte altre.

Il Fattore T di WOW e la nuova sezione bollicine

Per quanto riguarda, invece, la nuova edizione di WOW! The Italian Wine Competition, le iscrizioni sono aperte su wow.civiltadelbere.com. L’esperienza positiva dell’anno scorso ha portato a dare ancora maggior peso al valore della tipicità. Per definirla meglio è stato creato un sistema di riferimento anche per i giudici, chiamato Fattore T, che è composto da tre elementi: Taste (il sapore della terra d’origine), Terroir (l’espressione di suolo, savoir-faire e clima specifici) e Tradition (la presenza di elementi che rimandano ad antichi saperi). L’altra novità è la sezione dedicata alla valutazione delle bollicine, con una giuria specializzata che andrà alla ricerca degli spumanti eccellenti e più espressivi d’Italia.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 3/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Doc Monreale, la nuova vita del “vigneto di Palermo”

Il disciplinare, in vigore dal gennaio 2024, valorizza gli autoctoni storici Catarratto […]

Leggi tutto

Il ritorno di Fonzone all’Enoluogo. Alla scoperta dei molti volti del Fiano

In soli 20 anni, la Cantina irpina ha conquistato il pubblico e […]

Leggi tutto

Ottavia Vistarino lancia la Réserve des Amis e il Wine Club per gli amici-estimatori

Dalla Casa del Pinot nero in Oltrepò Pavese un nuovo progetto “per […]

Leggi tutto

Addio al principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi Altemps, produttore appassionato della Tenuta di Fiorano

L’imprenditore, titolare della proprietà a ridosso dell’Appia Antica dove è nato uno […]

Leggi tutto

Cantina San Michele Appiano: Appius 2021 è figlio di un’annata difficile, ma dal gran potenziale

Presentata la 12^ edizione della celebre cuvée pensata da Hans Terzer e […]

Leggi tutto

Benvenuta Aminta, la nuova tenuta di Andrea Cecchi a Montalcino

Hanno debuttato a Milano i primi due vini, Rosso e Brunello di […]

Leggi tutto

Citra: Caroso 50°, autentica espressione d’Abruzzo

La cooperativa che riunisce 3.000 famiglie di viticoltori del territorio festeggia il […]

Leggi tutto

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati