Scienze Scienze Jessica Bordoni

Viticoltura di precisione per rilanciare l’Orvieto Doc

“Una viticoltura di precisione per il rilancio dell’Orvieto”. È questo il titolo del convegno organizzato il 5 novembre da Orvieto diVino, il nuovo piano di comunicazione e sviluppo promosso dal Consorzio di Tutela Orvieto Doc e dal Comune della Città della Rupe. Come spiega Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi e coordinatore del comitato scientifico di Orvieto diVino: «Il nostro impegno è quello di un progetto a 360 gradi, che coinvolge Orvieto dal punto di vista enologico, ma anche sul fronte della cucina, dell’arte, dell’artigianato, abbracciando cioè i valori storico-culturali di quella che un tempo era la terra del vino dei Papi. Orvieto è il più antico territorio enoico dell’Umbria, un distretto ricco di tesori preziosi che è finalmente arrivato il momento di valorizzare e soprattutto divulgare».

Viticoltura di precisione: spiega Riccardo Cotarella

cotarella2

Riccardo Cotarella

Tra le iniziative specificamente vinicole, l’adozione della viticoltura di precisione rappresenta la via da percorrere con fermezza. «Gli interventi in campo saranno molteplici e complessi. In vigna verranno introdotte tecnologie informatiche avanzate e, più in generale, si procederà con un approccio più professionale e coordinato». Il progetto ha visto l’adesione di tutte le 30 Cantine del Consorzio, che insieme producono circa 15 milioni di bottiglie.

Software e applicazioni fin dallo sviluppo della pianta

«Alcune applicazioni sono già in atto, ma soltanto con la prossima vendemmia il piano d’azione sarà a pieno regime. A monte c’è un’attenta selezione dei cloni e dei portainnesti di ultima generazione. L’utilizzo di applicazioni e software ci permetterà di individuare le caratteristiche pedologiche e climatiche delle singole porzioni di terreno, così da effettuare interventi mirati e specifici. Con il cambio climatico in atto, la georeferenziazione appare più che mai necessaria e ciò vale soprattutto per la viticoltura collinare, dove è piuttosto frequente che, all’interno di uno stesso vigneto, si trovino aree con composizione e struttura del suolo, grado di umidità e di illuminazione anche molto diverse. Alla base della selezione dell’uva ci sarà un sistema ottico, che fornirà informazioni sullo stato degli acini prima e durante la raccolta. Il monitoraggio riguarderà, infine, anche lo sviluppo della pianta fino alla vendemmia».

I giovani interessati a Orvieto diVino

Riccardo Cotarella ha sottolineato l’importanza delle nuove generazioni come forte elemento propulsore delle iniziative targate Orvieto diVino: «C’è una base di giovani che ha recepito con grande interesse la nostra proposta di intervento. A muoverli è l’orgoglio di fare parte di questo territorio unico e straordinario. Insieme faremo grandi cose».

Tag: , , ,

© Riproduzione riservata - 14/11/2016

Leggi anche ...

Il senso del luogo di origine e la firma aromatica secondo Tedeschi
Scienze
Il senso del luogo di origine e la firma aromatica secondo Tedeschi

Leggi tutto

Geosociologia delle patatine. Un campionario che fa riflettere
Scienze
Geosociologia delle patatine. Un campionario che fa riflettere

Leggi tutto

50 anni di storia del vino: dagli studi sul DNA alle applicazioni dell’IA
Premium
50 anni di storia del vino: dagli studi sul DNA alle applicazioni dell’IA

Leggi tutto