Vinitaly in the World: promozione concreta
Veronafiere scalda i motori della sua macchina organizzativa che accompagnerà nel mondo le
aziende italiane – Le novità: un’unica regia, un progetto strategico, un programma al servizio di
chi vuole conquistare i mercati e un tributo ai leader presentati quali “pionieri” del made in Italy
Soffia un vento nuovo nel mondo della promozione del nostro vino di qualità. Finalmente è stata allestita la tanto attesa cabina di regia per coordinare, con una visione strategica e complessiva, gli eventi di punta dedicati al nostro made in Italy enologico nel mondo. E il regista, come si è letto ormai abbondantemente sui giornali, sarà Vinitaly, che ha ricevuto anche un’investitura ufficiale da parte del ministero delle Politiche agricole. Per proseguire con la metafora “cinematografica”, nella cabina di regia lavorano alacremente da mesi accanto al presidente Ettore Riello e al direttore generale Giovanni Mantovani, Stevie Kim, coordinatore generale Vinitaly International, e Gianni Bruno, responsabile Pianificazione sviluppo controllo marketing strategico.
L’obiettivo della squadra veronese è quello di creare un brand solido e condiviso a vantaggio dell’intero sistema enologico nazionale, che possa rafforzare la presenza all’estero dei nostri vini soprattutto nei Paesi emergenti, dove le potenzialità di crescita sono ancora molto elevate. Proprio in quest’ottica il ministro Giancarlo Galan e i vertici di Veronafiere hanno definito un accordo che prevede la possibilità per consorzi, associazioni e singole aziende vitivinicole di inserire nei piani nazionali e regionali di promozione all’estero anche la partecipazione a tappe del Vinitaly nei Paesi terzi.
«Per la prima volta», ha commentato il ministro Galan, «progetti diversi potranno avere un filo conduttore comune nazionale, condiviso fra ministero, Vinitaly e le altre realtà del settore attive nella promozione. Una regia complessiva in grado di convogliare efficacemente le risorse finanziarie dell’Ocm-vino, previste dalla misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi”, su iniziative di ampio respiro a beneficio delle imprese della filiera vitivinicola nazionale, chiamate ad affrontare le enormi sfide della globalizzazione».
Il Vinitaly Tour ha mosso i primi passi nel 1998 e, superati i 10 anni di esperienza, è giunto per Veronafiere il momento di cambiare marcia, proponendo al mondo del vino una formula diversa. Ecco perché il 31 agosto, da New York, dove si inaugurava Eataly, il superstore della cucina italiana che ospiterà il debutto del “nuovo corso”, il direttore Giovanni Mantovani ha annunciato il progetto Vinitaly in the World, nuovo format di tour promozionale per il vino, ma anche per l’olio e per i prodotti tipici di qualità.
La nuova formula di Vinitaly in the World, che inizierà a New York City il 25 ottobre con il Vinitaly Day, è stata studiata nei minimi dettagli, coinvolgendo nel progetto innanzitutto i “big” del settore. Insomma con semplicità e un pizzico di umiltà, nonostante i decenni di esperienza nell’organizzazione di manifestazioni a sostegno del business, i vertici di Veronafiere sono partiti dalla fase fondamentale, quella dell’ascolto.
«Lo scorso gennaio abbiamo incontrato alcune delle più importanti aziende vinicole italiane, grandi, medie e piccole, per focalizzare e aggiornare le esigenze sui mercati esteri», spiega Giovanni Mantovani. «Il 25 ottobre il Vinitaly Day at Eataly rappresenterà la prima tappa del rinnovato tour che incentra la propria attenzione su tre filoni principali: formazione rivolta al business building e calibrata sulle esigenze sia delle aziende già presenti sul mercato Usa, sia di quelle che ancora non esportano negli Stati Uniti grazie all’organizzazione di tavole rotonde di alto profilo e immediata utilità; incontro con buyer selezionati e appositamente invitati con un’azione di direct marketing per un incontro one-to-one; apertura serale ai consumatori con un evento di beneficenza di alto profilo dedicato all’American Cancer Society. Il tutto in una sola giornata di lavoro per ottimizzare i tempi e le risorse, con un investimento mirato in comunicazione e media relations, e con la part-nership del Wine Enthusiast Magazine».
Il Vinitaly US Tour (vedi il sito completamente rinnovato www.vinitalytour.com) farà poi tappa a Philadelphia (27 ottobre) e Washington (28 ottobre) per due eventi, uno prettamente promozionale-commerciale e l’altro di alto livello istituzionale.
Grazie a una fortunata concomitanza, ossia le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con gli appuntamenti di NYC e Washington si alzerà il sipario anche su una serie di tributi ad alcune aziende leader, alle quali sarà ufficialmente riconosciuto lo status di “Padri della Patria” cioè artefici del successo del made in Italy enologico nel mondo. Con la collaborazione della nostra rivista, infatti, durante un pranzo curato dal famoso chef Mario Batali (ora ai “fornelli” di Eataly) a New York e un tasting-evento istituzionale all’Ambasciata d’Italia nella capitale americana si apriranno i festeggiamenti per le “Cantine che hanno fatto l’Italia”.
Il nuovo Vinitaly in the World proseguirà con una tappa decisiva durante la fiera di Hong Kong, considerata la “porta” dell’Asia, dal 4 al 6 novembre, e con il passaggio a Tokyo, il 10 e l’11 dicembre, in uno dei quattro superstore di Eataly gestiti dal noto imprenditore Shigeru Hayashi, managing director di Eataly Japan. Anche in Giappone, l’idea di Eataly sta conquistando migliaia di appassionati, tanto che nel weekend ultimamente si conta un afflusso medio di 2.500 persone. La tappa di Vinitaly prevede la giornata di venerdì 10 dicembre riservata al trade e quella di sabato dedicata al pubblico. Anche durante questi appuntamenti asiatici proseguiranno le celebrazioni per le aziende protagoniste del Risorgimento del vino italiano.
Le mutate esigenze di mercato hanno favorito il cambiamento strategico a Veronafiere, dove è stata potenziata, se possibile, la fase di studio e analisi di tutti i fattori di marketing, per promuovere al meglio il vino italiano in Paesi fondamentali per lo sviluppo del business, il tutto da concretizzare in appuntamenti che possano risultare realmente utili, oltre che d’immagine.
D’altronde, “esportare” l’eccellenza del modello Vinitaly non è soltanto una bella idea di sviluppo, ma rientra appieno nei nuovi progetti della Fiera, come spiega il presidente Ettore Riello: «Veronafiere ha modificato la strategia per l’internazionalizzazione tramite il nuovo piano industriale che prevede, dal 2010 al 2014, oltre 71 milioni di investimenti autofinanziati, dei quali il 10% destinato allo sviluppo estero e all’incremento del fatturato generato da tale attività. Il sistema fieristico italiano nel suo complesso, infatti, ha ampi margini di crescita in tale segmento di mercato, colmando così una certa distanza accumulata negli anni rispetto a quello tedesco», sottolinea Riello.
Dunque se da un lato è confermato l’obiettivo di essere, attraverso i propri marchi forti, quale è Vinitaly, una piattaforma al servizio del sistema imprese, del governo e delle istituzioni preposte per penetrare i mercati più promettenti e in espansione, oltre quelli di grande tradizione per i prodotti del made in Italy agroalimentare; dall’altro si guarda a un radicamento di medio lungo termine in tali aree geo-economiche.
La strategia prevede, insieme a eventi di alto livello come quelli di Vinitaly in the World, anche accordi di partnership, joint-venture o l’apertura direttamente sul posto di società dedicate, come nel caso dell’India dove è stata costituita e opera da gennaio Veronafiere Lems India Ltd, o come l’accordo, annunciato nell’ultima edizione di Vinitaly, con l’Hong Kong Trade Developlement Council per rappresentare, come già scritto, il vino italiano in occasione della fiera Hong Kong Wine & Spirits Fair sotto l’egida di Vinitaly.
Ed è bene ricordare che queste attività del 2010 sono solo il primo mattone di un magnifico palazzo che Veronafiere sta realizzando per accogliere e valorizzare le eccellenze dell’agroalimentare italiano nei Paesi più strategici per il business, che siano mercati consolidati e fondamentali oppure emergenti. Il 2011 sarà l’anno del perfezionamento, con altre date e un coordinamento sinergico che distinguerà Vinitaly in the World rispetto ad altre iniziative.
L’occasione per celebrare i leader del made in Italy
La concomitanza del Vinitaly in the World 2010-2011 e delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità nazionale è un’occasione perfetta per festeggiare nel mondo quelle che abbiamo definito le “Cantine che hanno fatto l’Italia”, cioè quei leader che hanno aperto la strada a tanti altri, alimentando il mito della nostra eccellenza enologica. Non si tratterà di un evento-spot, ma altresì di un filo conduttore che accompagnerà il tour di Vinitaly, realizzando di tappa in tappa importanti tributi alle grandi griffe, con degustazioni di vini esclusivi riservate a un pubblico di Vip. Un’idea realizzata da Veronafiere in partnership con Civiltà del bere.
Le date del 2010 (www.vinitalytour.com)
25 ottobre, New York City – Vinitaly Day at Eataly
Il primo evento importante nella nuova sede di Eataly nella Grande Mela, la nuova realtà gestita da Lidia Bastianich, Mario Batali e Joe Bastianich.
Tasting per il trade dalle 14 alle 18, per il pubblico dalle 18 alle 21. L’incasso proveniente dalla vendita dei biglietti sarà devoluto all’American Cancer Sociey. La manifestazione sarà aperta da una cena esclusiva di Mario Batali, riservata a 50 Vip, durante la quale saranno applauditi i vini di sei “Cantine che hanno fatto l’Italia”.
27 ottobre, Philadelphia – Workshop
Vinitaly visita Philadelphia per la prima volta con un workshop strettamente commerciale, finalizzato a creare relazioni tra le aziende e gli operatori professionali di una delle più eleganti città americane.
Sessioni di incontri one-to-one dalle 16 alle 17.30 e, a seguire, general tasting dalle 18 alle 21.
28 ottobre, Washington DC – Evento Istituzionale
Breve parentesi molto importante dal punto di vista emblematico: sarà ufficialmente presentata all’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti la “Bottiglia dei 150 anni”, realizzata da Veronafiere, sotto gli auspici della presidenza del Consiglio, con la collaborazione di Assoenologi, bottiglia che accompagnerà diversi momenti istituzionali delle celebrazioni per il 2011. Al termine della cerimonia, esclusiva degustazione (per 50 persone) riservata a sei vini-mito personalmente presentati da imprenditori leader, sempre nel rispetto del tema “Cantine che hanno fatto l’Italia”. Seguirà la cena di gala abbinata con le etichette del Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano.
4-6 novembre, Hong Kong – Hong Kong Wine & Spirits Fair
La porta dell’Asia, così viene spesso definita la città di Hong Kong, dove sta nascendo una manifestazione fieristica destinata a diventare rapidamente un appuntamento imperdibile per le imprese vinicole che desiderano sviluppare il proprio business in Asia. Vinitaly è partner ufficiale di Hong Kong Wine & Spirits Fair in questa iniziativa e sta allestendo, nel cuore dell’area espositiva italiana, un salotto con seminari e tasting tematici dedicato alle aziende top, che accompagneranno come uno speciale biglietto da visita le Cantine emergenti che intendono inserirsi sul mercato.
10-11 dicembre, Tokyo – Vinitaly Japan
Anche in Giappone la location prescelta è Eataly. A Tokyo infatti ce ne sono quattro, oggi organizzate dal vulcanico imprenditore Shigeru Hayashi, che accolgono ciascuno mediamente circa 2.500 persone nel weekend. Un successo al quale, come ultima tappa del tour 2010, si accompagnerà Vinitaly in the World: la giornata di venerdì riservata ai professional e il sabato dedicato ai numerosi wine-lover giapponesi. Anche in questo caso, oltre alle degustazioni, le aziende potranno partecipare a momenti di approfondimento per sviluppare il business.
© Riproduzione riservata - 30/09/2010