Scienze Scienze Jessica Bordoni

Vigneti sperimentali: il progetto del C.R.E.A. con Tenute Tomasella (e non solo)

Vigneti sperimentali: il progetto del C.R.E.A. con Tenute Tomasella (e non solo)

Le Tenute Tomasella hanno destinato 2,5 ettari all’impianto di otto varietà autoctone europee (tra cui Alvarinho, Petit Manseng e Tempranillo), nell’ottica di un possibile ampliamento delle basi ampelografiche delle denominazioni regionali.

Un percorso di ricerca a lungo termine. È quello avviato dalle Tenute Tomasella di Mansuè, in provincia di Treviso, con il sostegno del C.R.E.A., il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare, e l’autorizzazione dalla Regione Veneto.

Le otto varietà impiantate

Ad essere coinvolti sono 2,5 ettari vitati nell’area alpina a cavallo dei comuni di Mansuè e Portobuffolè. Le Tenute Tomasella hanno impiantato (a loro spese) due vigneti sperimentali con otto diverse cultivar; tre a bacca bianca e cinque a bacca rossa. Nel caso dei bianchi la scelta è caduta sull’Alvarinho portoghese, sul Petit Manseng francese e sul nostro Vermentino; mentre per i rossi si è deciso di puntare sulle tre varietà francesi Arinarnoa, Marselan, Castets e, ancora, sul Tempranillo spagnolo e sul Touriga National del Portogallo.

La maturazione il climate change

Questi vitigni sono stati selezionati perché hanno una maturazione piuttosto tardiva. I ricercatori vogliono studiare le loro performance in funzione al cambiamento climatico che nelle ultime vendemmie ha portato a una progressiva anticipazione del periodo di maturazione nel mese di agosto, quando le temperature sono ancora piuttosto elevate. In particolare la sperimentazione permetterà di capire i tempi di vendemmia una volta che le varietà si saranno adattate al clima della zona. Si verificherà in particolare la loro resistenza alla flavescenza dorata e alla peronospora

Si punta ad ampliare le basi ampelografiche

Il progetto si protrarrà come minimo fino al 2024; dovranno passare tre anni solo perché gli impianti (avviati nel 2021) inizino ad essere produttivi. Il C.R.E.A. si impegna a monitorare le diverse fasi e i risultati ottenuti con aggiornamenti periodici accessibili a tutti. Il principale obiettivo del percorso è quello di valutare un possibile allargamento delle basi ampelografiche delle denominazioni regionali, autorizzando in futuro tutte e otto o almeno alcune delle uve al centro della sperimentazione.

Il progetto coinvolge anche altre realtà produttive

Le Tenute Tomasella, che hanno sede proprio a Mansuè, sono state la prima azienda vinicola ad essere coinvolta nel progetto del C.R.E.A. nonché quella con l’estensione di terreno maggiore (2,5 ettari). Alla sperimentazione partecipano anche altre realtà private e pubbliche in provincia di Treviso e di Venezia. Tra queste l’Istituto tecnico agrario statale G.B, Cerletti di Conegliano, le Cantine Borgoluce di Susegana, La Vigna di Moreno di Piave e Le Carline di Annone Veneto. In tutto gli ettari destinati ai vitigni sperimentali sono poco più di 7,5. Tra le uve impiante figurano incroci di Glera “resistente”, uve autoctone come Recantina e Durella, ma anche varietà Piwi.

Foto: i vigneti delle Tenute Tomasella

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© Riproduzione riservata - 27/02/2022

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