In Italia In Italia Roger Sesto

La verticale: Trebbiano Masciarelli 2004-2014

Immutato nel tempo, mutato dal tempo. Degustare in verticale un grande bianco è sempre un’emozione: esperienza che ha tanto più senso quanto più i protocolli vitienologici del vino che si va ad assaggiare rimangono sostanzialmente i medesimi, come per il Trebbiano d’Abruzzo Doc Castello di Semivicoli di Masciarelli. Ciò rende infatti le annate direttamente comparabili fra loro, con le uniche variabili costituite dal tempo trascorso e dalle caratteristiche meteo dei vari millesimi.

Punto di riferimento per il vino abruzzese

L’azienda nasce nel 1981 grazie a Gianni Masciarelli, protagonista dell’affermazione della vitivinicoltura abruzzese moderna. Pur se il cuore della Cantina resta a S. Martino sulla Marrucina (Chieti), oggi la moglie Marina Cvetic può contare su 300 ettari di terreni vitati o coltivati a olivo, sparsi fra le aree viticole più vocate della regione, per una produzione di 2,5 milioni di bottiglie. Nel segno del costante e appassionato impegno a un’innovazione sostenibile, rispettosa dell’ambiente, del territorio e della tradizione, si colloca anche la ristrutturazione del Castello di Semivicoli, seicentesca residenza baronale, riconosciuta monumento d’interesse storico, oggi relais de charme immerso tra i vigneti, punto di riferimento per eventi e degustazioni, e tappa obbligata per ogni enoturista di passaggio in Abruzzo.

Qualche nota tecnica

Le uve di questo Trebbiano, prodotto dal 2004, provengono da una vigna di Casacanditella (Chieti), a 380 m slm, esposta a nord nordest, su terreni di medio impasto e sciolti, allevata a pergola abruzzese. La densità degli impianti varia da 1.600 ceppi/ha per quelli più vecchi, quarantenni, a 8.000. Dopo la vendemmia manuale, che si svolge di regola nella prima metà di ottobre, le uve vengono criomacerate per 14 ore, quindi pressate sofficemente; il mosto subisce una decantazione statica e poi una fermentazione alcolica a bassa temperatura in acciaio; il vino quindi resta in inox ad affinare sulle proprie fecce; segue infine una maturazione in bottiglia di 2 anni prima della vendita.

 

Le sei annate di Trebbiano degustate all’enoluogo

 

Il Trebbiano Masciarelli 2014 scalpita

2014 annata molto fresca sino alla prima decade di agosto, quando è finalmente arrivato il sole, per un risultato equilibrato per quantità e qualità. Produzione: 13.000 bottiglie e 120 magnum. Brillante con riflessi verdolini, ha profumi delicati di confetto, gelso e ribes bianchi, con cenni di fieno; il sorso è polposo, morbido in ingresso, dalla progressione molto fresca di acidità e finale netto, persistente, assai sapido, appena amaricante di liquirizia. Oggi ancora un po’ scontroso, ha di fronte a sé un virtuoso avvenire. Non a caso l’azienda lo immetterà sul mercato solo nel 2018.

In anteprima anche il 2013

2013 bizze climatiche a parte, è stata un’annata favorevole alla vite, che ha svolto un ciclo vegetativo regolare. La neve ha contribuito a creare una riserva idrica dissipata dalla siccità del 2012. Da metà luglio è giunto il caldo, a favorire decise escursioni termiche. Produzione: 13.700 bottiglie e 200 magnum. Paglierino-argentato, offre un naso meno espressivo, che dopo alcuni minuti lascia percepire leggeri sentori di uva spina, ribes bianchi, note agrumate; al sorso, rivela un’acidità piuttosto “verde” che prevale su di una struttura un po’ sottotono. Va detto che verrà commercializzato solo dalla primavera 2017.

E poi si prosegue, fino alla 2004.

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 06/2016. Per scoprire di più sulle altre annate in verticale acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com.
Buona lettura!

Tag: , ,

© Riproduzione riservata - 02/01/2017

Leggi anche ...

Affaire Moncaro, tempi strettissimi per non fallire
In Evidenza
Affaire Moncaro, tempi strettissimi per non fallire

Leggi tutto

La enogioventù: lo spirito innovativo di Simone Cotto alla Cantina Pelissero di Neive
In Italia
La enogioventù: lo spirito innovativo di Simone Cotto alla Cantina Pelissero di Neive

Leggi tutto

Mormora, le bollicine in fondo al mare di Paolo Leo
In Italia
Mormora, le bollicine in fondo al mare di Paolo Leo

Leggi tutto