Da Milano a Tokyo, da New York a Stoccolma, il calendario include una serie di attività destinate ai migliori ristoranti, enoteche, wine bar e botteghe gourmet che hanno voluto diventare ambasciatori del Barolo Fontanafredda nelle loro città
It’s Barolo time: dal 29 settembre al 12 dicembre tutto il mondo beve il “Re dei vini”, che oggi non può rimanere solamente il “Vino dei Re”. L’iniziativa, promossa dalla Cantina Fontanafredda, s’intitola Barolo Week(s) ed è la prima campagna mondiale dedicata al Barolo, che nel 2022 si è rinnovata per raccontare il Barolo con linguaggi, sentimenti ed esperienze che coinvolgono appassionati e connaisseurs.
Tanti eventi in programma in tutto il mondo
La scelta di uno stile “pop” veicola l’eleganza e la raffinatezza del Barolo e del suo territorio in un nuovo immaginario collettivo, accessibile a un pubblico sempre più ampio. Il messaggio chiave è che dietro ad ogni singola bottiglia di Barolo ci sono le storie di donne, uomini e della loro terra di origine. Ed è proprio questa la ragione per cui Fontanafredda ha deciso di offrire a tutti la possibilità di assaggiare un calice unico e raro. Da Milano a Tokyo, da New York a Stoccolma, il calendario include una serie di attività destinate ai migliori locali (ristoranti, enoteche, wine bar, botteghe gourmet) che hanno voluto diventare ambasciatori del Barolo Fontanafredda nelle loro città. In particolare la Barolo Week(s ) 2025 è dedicata all’Ottimismo, il sentimento filo conduttore della nuova edizione della Collezione Renaissance, che ha per protagonista il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba Docg 2021. Ad affiancarlo, diverse MGA, oltre a un accompagnatore speciale: lo Champagne Art Déco Brut di Collet.
Il Rinascimento Verde e la Collezione Renaissance
Il progetto Renaissance risale al 2020, quando in cantina è nata “l’esigenza di nuovo Rinascimento, un Rinascimento Verde, che ridisegnasse i paradigmi del passato adattandoli all’oggi per anticipare il futuro”. In una società sempre più scarna di valori metafisici e culturali, a favore esclusivamente di contenuti “vuoti”, volti a targhettizzare e spegnere la voglia di pensare, Fontanafredda ha riflettuto sul fatto che occorresse occuparsi di nuovi sentimenti, che sono come le radici delle nostre viti, le quali sprofondano nel terreno e originano la linfa madre che donerà identità all’uva, dunque al vino. All’inizio degli anni Novanta Fontanafredda, proprio con il Barolo Serralunga d’Alba, è stata tra i primi produttori a dare vita a una menzione comunale nel Barolo con la vendemmia 1988. Dopo 30 anni è arrivata la fase della rinascita. Ogni anno, per dieci anni, il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba diventa lo strumento per interpretare un nuovo rinascimento. Dopo la Speranza, raccontata dal Barolo del Comune Serralunga d’Alba Renaissance 2018, è stata la volta della Fiducia con l’annata 2019, del Coraggio con l’annata 2020 e ora tocca all’Ottimismo.

Riflettori puntati sul Barolo dell’Ottimismo
Protagonista indiscusso della Barolo Week(s) 2025 è infatti il Barolo del Comune di Serralunga d’Alba Renaissance 2021 dedicato all’Ottimismo, perché “tutti possiamo andare incontro a quello che crediamo di meritare. Basta decidere come raccontare e come immaginare, scegliendo di stare dalla parte dell’ottimismo.”
Rosso granato profondo e brillante con lievi tonalità purpuree, si distingue per il bouquet fruttato di agrumi e ribes, seguito da piacevoli percezioni dolci. L’ingresso in bocca è succoso, di grande equilibrio acido e tannico con un finale sapido che dona profondità di beva. Struttura, armonia e freschezza sono i suoi caratteri principali. Anche il packaging è all’insegna dell’ottimismo in un certo senso. Si è scelto il tappo micro-naturale SÜBR di Vinventions, che garantisce un’impeccabile neutralità organolettica, preservando al meglio i profumi e le qualità del vino. Una decisione che rispetta il vino e il mondo che ci circonda, per un futuro più sostenibile. Per un tasting di alto profilo, Fontanafredda ha studiato in collaborazione con Eisch Glass, maestri vetrai dal 1946, il calice “SF Serralunga”, dedicato al Barolo del Comune di Serralunga e allo stesso tempo in grado di esaltare al meglio le caratteristiche dei grandi Nebbiolo. Prodotto in unico pezzo, ha forme eleganti, è leggero e resistente.
Barolo e Champagne Week(s)
Un grande vino, come il Barolo, non può che essere accompagnato da una grande bollicina. Stiamo parlando dello Champagne Art Déco Brut di Collet, un collettivo di vigneron indipendenti unitisi nel 1921 per creare una grande Maison nel cuore di Aÿ, oggi riconosciuta per l’eleganza e la ricchezza delle sue referenze. Champagne emblematico della Maison Collet, l’Art Déco Brut è un blend di 43% Chardonnay, 42% Pinot noir e 15% Meunier. Una cuvée ricca e complessa, che mette in risalto i Premiers e Grands Crus più rappresentativi. Si tratta infatti di un assemblaggio di sette diversi Cru: Vertus, Villers-Marmery, Mailly-Champagne, Ludes, Chigny-les-Roses, Rilly-la-Montagne e Ville-Dommage. Invecchiato 4 anni, per il 5% in fusti di rovere, si distingue il suo perlage finissimo e persistente. Il bouquet spazia dai fiori bianchi al limone, con note affumicate e un tocco di miele di lavanda. Cremoso e agrumato al palato, con una mineralità che prolunga armonicamente il sorso.
