In Italia In Italia Jessica Bordoni

The Banquet of Nature by Perrier-Jouët

The Banquet of Nature by Perrier-Jouët

Séverine Frerson, chef de cave della storica Maison di Epernay, ha messo a punto un’originale degustazione multisensoriale. Durante The Banquet of Nature, gli Champagne aziendali vengono associati a frammenti di gesso, essenze profumate, ma anche fiori eduli da toccare e da assaggiare.

Il simposio più ricco? È quello che ci viene offerto dalla natura. È questa l’idea di fondo del nuovo progetto della Maison Perrier-Jouët (distribuita in Italia da Marchesi Antinori) che si intitola non a caso The Banquet of Nature.

Una degustazione che coinvolge tutti i sensi

Si tratta di un nuovo approccio alla degustazione: un vero e proprio viaggio multisensoriale concertato dalla chef de cave Séverine Frerson. L’obiettivo? Esaltare l’eleganza e lo stile floreale degli Champagne aziendali, richiamando anche l’heritage botanico dei fondatori. Ce lo spiega meglio la stessa madame Frerson, che nel 2020 ha preso ufficialmente il posto di Hervé Deschamps alla guida enologica di Perrier-Jouët. Ottava chef de cave dalla fondazione, nel 1811, e prima donna a ricoprire questo ruolo.

The Banquet of Nature Perrier-Jouët
Séverine Frerson, ottava chef de cave della storica Maison di Epernay, durante il tasting The Banquet of Nature

La passione per la botanica

«Maison Perrier-Jouët si è evoluta in simbiosi con la natura per più di 200 anni, grazie all’eredità di Pierre-Nicolas Perrier, che ha fondato la Maison con Rose-Adélaïde Jouët, e del loro figlio Charles», racconta Séverine Frerson. Padre e figlio erano entrambi botanici e orticoltori appassionati. «Hanno introdotto nella Champagne idee progressiste sulla sulla gestione dei vigneti e sono stati tra i primi a identificare il potenziale della Côte des Blancs, a sud di Epernay, come terroir vocato per lo Chardonnay, che è diventato l’uva simbolo della Maison».

Le tre fasi della degustazione

The Banquet of Nature by Perrier-Jouët è ispirato al ciclo vitale della natura, che viene tematizzato nelle tre fasi che compongono degustazione. Si tratta del terroir, del risveglio e della fioritura. Ogni fase è collegata ad un senso – olfatto, tatto e gusto – e termina con l’assaggio di un diverso Champagne. «Tutto comincia dalla terra e dalla cura che ci prendiamo di essa», precisa la chef de cave per richiamare il concetto di terroir. «Nel 2020, la Maison ha introdotto un programma sperimentale di viticoltura rigenerativa per rivitalizzare i terreni e aumentare la loro fertilità, così da affrontare al meglio gli effetti del cambiamento climatico». Il risveglio è legato in particolare ai mesi invernali: «La natura è discreta: si prepara a risvegliarsi, raccogliendo la forza per iniziare a crescere». Si arriva così alla fioritura: «il momento in cui la natura esprime tutta la sua esuberanza, con un’esplosione di colori, aromi e forme. È una fase di pienezza, intensità e abbondanza».

Il terroir e Perrier-Jouët Belle Epoque Blanc De Blancs 2004

Durante il tasting, il degustatore ha davanti a sé tre vassoi di legno. Sul primo a sinistra ci sono dei frammenti di gesso e dei flaconcini di acque aromatizzate al fiordaliso, al gelsomino e alla violetta. L’invito è a versare qualche goccia direttamente sui frammenti di gesso e poi annusarli. Le essenze rievocano la mineralità (fiordaliso), la florealità (gelsomino) e l’eleganza (violetta) che caratterizzano il profilo gusto-olfattivo di Belle Epoque Blanc De Blancs 2004. «Questa esperienza evidenzia i vari aromi che conferiscono al millesimo la sua grande purezza», precisa la chef de cave. Nel calice si ritrovano la freschezza minerale e la ricchezza floreale che richiamano in particolare il terroir Grand Cru di Cramant, prevalente all’interno della cuvée.

Il risveglio e Perrier-Jouët Belle Epoque 2013

In questa seconda fase del tasting la concentrazione vien posta sul senso del tatto. Il degustatore è chiamato a toccare alcuni fiori dalle diverse texture per cogliere meglio la trama del Perrier-Jouët Belle Epoque 2013 che lo aspetta nel bicchiere. Si tratta di uno Champagne setoso, ma al tempo stesso verticale, grazie alla presenza dello Chardonnay della Côte des Blancs. È un millesime ancora relativamente giovane, il cui “risveglio” è appena cominciato, ma già ricco di sfumature e complesso. Con un grandioso futuro davanti a sé.

La fioritura e Perrier-Jouët Belle Epoque 1999

All’opposto, la fase della fioritura è raccontata attraverso uno Champagne di oltre 20 anni: Belle Epoque 1999.I fiori eduli sono ancora una volta protagonisti del tasting multisensoriale, ma in questo caso non bisogna toccarli bensì assaggiarli per coglierne il differente sapore. In particolare la viola del pensiero evidenzia i sentori floreali delle bollicine, mentre il crescione indiano ci ripora alle note legate all’evoluzione. 

The Banquet of Nature alla Maison Belle Epoque e in tour

Fino al 29 gennaio si può partecipare alla degustazione The Banquet of Nature alla Maison Belle Epoque, sede ufficiale a Epernay in stile Art Nouveau con arredi e oggetti d’epoca perfettamente conservati. Si può prenotare chiamando il numero +33.0674270588. La quota per persona (che include anche un menu gastronomico) è di 310 euro. Nei prossimi mesi The Banquet of Nature inizierà il suo tour internazionale in Germania, Cina e Giappone.

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© Riproduzione riservata - 13/01/2022

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