Speciale Toscana: Castello d’Albola
Ecco il sesto dei 22 ritratti aziendali dedicati alla regione Toscana: Castello d’Albola di Radda in Chianti (Siena). Sull’argomento sono già on line anche la panoramica regionale delle Doc e Docg I nostri report: Toscana e i dossier sulla Cantina Banfi di Montalcino (Siena), Carpineto di Greve in Chianti (Firenze), Casale Falchini di San Gimignano (Siena) Castello di Bolgheri (Castagneto Carducci, Livorno) e Castello di Querceto di Greve in Chianti (Firenze).
Della stessa sostanza dei sogni
GIANNI ZONIN E LA SUA FAMIGLIA SI INNAMORARONO DI QUESTO LUOGO NEL 1979. LA VOLONTÀ DI DARE ALLE VIGNE UNA NUOVA VITA. TRENTATRE’ ANNI DI CURE E OGGI SI POSSONO GUSTARE I FRUTTI NATI DA QUESTA IMMENSA PASSIONE
Gianni Zonin ha realizzato tanti sogni, ma tra tutti quello più bello è sicuramente l’acquisto di Castello d’Albola, uno dei cru del Chianti Classico, nel comune di Radda. Una distesa di vigne che scende dal castello abbracciando in basso la colonica di Marangole, bellissimo esempio di queste tipiche costruzioni toscane, formando quello che qualcuno ha definito “il più suggestivo anfiteatro di vigne di tutto il Chianti Classico”. Certo, quando nel febbraio del 1979 Gianni Zonin, alla ricerca di una proprietà in Toscana per produrre grandi rossi, vide Pian d’Albola se ne innamorò subito, anche se non appariva esattamente come la vediamo oggi dopo trent’anni di “cura” Zonin. Ma era un luogo troppo affascinante per lasciarselo scappare e non decidere che quello sarebbe stato il posto del cuore, quello dove passare ogni anno le vacanze d’estate.
AMORE PER IL CHIANTI CLASSICO – «Ringrazio ancora il principe Ginolo Ginori Conti», racconta Gianni Zonin, «per avermi venduto Pian d’Albola e per aver capito che intendevo dargli nuova vita. Oggi, dopo oltre trent’anni, il castello, le vigne e le cantine sono un presidio di qualità. E sono il mio sogno realizzato, quello di mia moglie Silvana e dei miei figli Domenico, Francesco e Michele, come me innamoratissimi del Chianti. Perché il valore aggiunto di Pian d’Albola è, per dirla con Shakespeare, che è fatto “della stessa sostanza dei sogni”». Un innamoramento che ha coinvolto anche Alessandro Gallo, l’enologo: «Castello d’Albola custodisce vigne dal gusto raffinato e ricercato, che rappresentano il fascino e l’eleganza del Chianti Classico. Per me quest’angolo di Toscana non è solo luogo di crescita ma un vero amore. Dal punto di vista vitivinicolo, Radda rappresenta uno degli stili di pregio del Chianti Classico; è un’area particolarmente vocata in cui le peculiarità come la pietra, la collina aspra e l’esposizione dei vigneti sono fattori che determinano quella dolcezza di tannini, quella struttura organolettica, quei profumi che rendono così particolari e unici i nostri rossi».
LA TENUTA – La tenuta si estende per 900 ettari di cui 157 coltivati a vite. Gli appezzamenti storici di Selvole, Capaccia, Madonnino, Ellere, Marangole, Mondeggi e Acciaiolo si trovano a un´altitudine tra i 300 metri e i 550 metri e prendono luce, come si dice in Chianti, “da sole a sole”. Il vigneto simbolo di Albola è la vigna Il Solatio, che s’inerpica su una pendenza mozzafiato in terreni di sasso tra i 500 e i 550 metri. I vini più rappresentativi sono il Castello d’Albola, Chianti Classico Docg (annata, Riserva e vigna Le Ellere) e Acciaiolo, Igt Toscana, elegante blend di Sangiovese e Cabernet Sauvignon.
Tag: Acciaiolo, Alessandro Gallo, Castello d'Albola, Chianti Classico, Pian d’Albola, Zonin© Riproduzione riservata - 19/10/2012