Senza confini Senza confini Anita Franzon

Sommelier, professione in rapida evoluzione. Il punto sulla stampa estera

Sommelier, professione in rapida evoluzione. Il punto sulla stampa estera

Dopo oltre un anno di chiusure e limitazioni, anche il settore della ristorazione sta riprendendo a lavorare a pieno ritmo. Nel frattempo, però, molte figure professionali hanno dovuto adattarsi alla nuova situazione e, in molti casi, reinventarsi. Tra i sommelier c’è chi si è dato alla formazione e chi alla consulenza. Ma c’è anche chi si chiede se questo tipo di mestiere sia ancora necessario. Nel frattempo, però, i ristoratori e le Cantine sono alla ricerca di nuovi collaboratori. E, nonostante tutto, questo potrebbe essere il miglior momento per trovare lavoro nel mondo del vino e dell’ospitalità.

Per approfondimenti: Le Figaro, Bon appétit, SevenFiftyDaily, SevenFiftyDaily e Tom Wark’s Fermentation


Sono molte, soprattutto all’estero, le testimonianze di sommelier che a causa della crisi pandemica iniziata nel 2020 si sono trovati costretti a ridefinire il proprio ruolo nel settore dell’ospitalità.

Sommelier, una professione in rapida evoluzione

Come si legge sul quotidiano francese Le Figaro, la sommellerie aveva già subito negli ultimi trent’anni notevoli cambiamenti passando dall’essere un mestiere ricercato e forse un po’ snob, ad avere una grande popolarità, fino a includere, oltre al classico servizio e alla gestione della cantina del ristorante, anche competenze di insegnamento, comunicazione e marketing.

Cosa sta cambiando

Questo cambiamento ha però subito una brusca accelerazione nell’ultimo anno. Molti sommelier rimasti senza occupazione infatti si sono creati nuove opportunità lavorative: dalla formazione alla consulenza in ambito vino. Alcune di queste nuove figure, come Kyla Peal, intervistata dal magazine Bon appétit, ammettono di sentire la mancanza del ritmo e dei rapporti creati nella ristorazione, ma non tornerebbero mai indietro. Così, ora, i nuovi sommelier si occupano della formazione del personale, oppure dell’organizzazione di degustazioni in presenza o virtuali, della costruzione di accurate carte dei vini o della comunicazione sui social network.

Sempre più sommelier virano verso la consulenza

In poche parole, sempre più sommelier diventano wine consultant, ma in un panorama oggi così competitivo è meglio seguire i giusti accorgimenti al fine di avviare un’attività di successo evitando le non poche insidie che questo nuovo mestiere può nascondere. Così la rivista on line SevenFiftyDaily ha raccolto i consigli di diversi professionisti della consulenza del vino in un mercato tumultuoso e parecchio competitivo creando un piccolo manuale d’istruzioni per i prossimi consulenti. L’articolo spiega diversi dettagli di questo lavoro. Dalla costruzione di un piano aziendale (“È importante comunicare al cliente quali sono le tue competenze e quali servizi potrà offrire la tua azienda”, afferma Carrie Lyn Strong, che ha fondato Strong Wine Consulting nel 2015 a New York); alla costante attività di pubbliche relazioni anche e soprattutto attraverso i canali social; fino all’importanza dei contratti, di un bravo commercialista e della giusta retribuzione per i propri servizi.

Immaginare un nuovo mondo del servizio del vino

Il lungo periodo di stop ha obbligato molti sommelier professionisti a prendersi una pausa dalla ristorazione e a ripensare il mondo della sommellerie ponendosi domande esistenziali.
«Come abbiamo potuto essere così ciechi di fronte alla precarietà dei nostri ruoli altamente specializzati?», si chiede la sommelier ora disoccupata Alaina Dyne, che vorrebbe immaginare un futuro nuovo e migliore per il vino e l’ospitalità. Continua così la sua riflessione, sempre su SevenFiftyDaily: «La verità è che non so se saremo migliori senza esaminare le parti più brutte del nostro settore e senza tentare la via verso un cambiamento (…) di cui il nostro settore ha disperatamente bisogno».

Trovare un lavoro nel settore vino e ospitalità: il momento migliore è adesso

Andando in apparente controtendenza, secondo il blogger Tom Wark è proprio questo il momento migliore per entrare a lavorare nel settore del vino e dell’ospitalità. Sono tantissimi, infatti, i ristoranti e le Aziende vinicole alla disperata ricerca di personale. Su Tom Wark’s Fermentation, il blogger analizza il sito winejobs.com, dove chi è in cerca di un’occupazione potrà trovare tante allettanti offerte di lavoro con paghe orarie più alte del solito, poche qualifiche richieste e bonus alla firma del contratto che vanno dai 400 ai 2.000 dollari.

Non c’è tempo da perdere

Queste particolari condizioni si stanno verificando proprio per via della carenza di candidati; sia per i sussidi di disoccupazione ancora attivi, sia proprio perché buona parte del personale di sala ha approfittato della pandemia per trovare o crearsi nuovi lavori. Ma secondo Wark queste opportunità non dureranno ancora per molto. In pochi mesi il mercato del lavoro troverà un equilibrio e gli attuali incentivi offerti dalle aziende scompariranno; chi è alla ricerca di un impiego come sommelier dovrebbe approfittarne ora.

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© Riproduzione riservata - 10/06/2021

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