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Simply the best 2025, i protagonisti della settima edizione

12 Marzo 2025 Jessica Bordoni
Simply the best 2025, i protagonisti della settima edizione
700 persone hanno partecipato al Simply the best 2025

Il 10 marzo il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha riunito 43 Cantine tra le più premiate dalla critica enologica nazionale. In tutto 121 etichette in libera degustazione, tra cui 59 rossi, 40 bianchi e 16 bollicine. La gallery dei produttori.

Da ormai nove anni e sette edizioni (la prima nel 2016, con stop forzato a causa del Covid nel 2020 e 2021) il Simply the best apre la stagione degli eventi annuali di Civiltà del bere. Nel tempo è diventato uno degli appuntamenti enologici di primo piano della scena milanese, apprezzato tanto dai wine lover quanto dai professionisti di settore per l’eccellenza dei vini in assaggio e la presenza di un buon numero di titolari aziendali dietro ai banchetti.
L’edizione 2025, di scena il 10 marzo, ha confermato il successo del format, riunendo nella Sala Polene del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano 43 Cantine tra le più premiate dalla critica enologica nazionale. Il walk around tasting all’ombra dell’imponente catamarano Luna Rossa, al quale hanno partecipato circa 700 qualificati degustatori, ha permesso di spaziare tra 121 top wines.

I criteri di selezione delle Cantine

L’esclusività del Simply the best, tratto distintivo dell’evento, è collegata in primis al sistema di selezione delle Case vinicole. Per partecipare, la Cantine devono aver ricevuto giudizi d’eccellenza da almeno tre delle sei principali Guide enologiche italiane, ovvero Ais Vitae, Bibenda, DoctorWine, Gambero Rosso, Slow Wine, Veronelli, che incrociamo per impostare la superclassifica del Top delle Guide Vini. Concorre al raggiungimento dei requisiti anche l’assegnazione della medaglia d’oro al nostro contest WOW! The Italian Competition, che premia le etichette che si distinguono per la loro tipicità oltre che per la loro eccellenza qualitativa. Il risultato è un vero e proprio parterre de rois dell’enologia italiana, con nomi che spaziano dalla A di Marilisa Allegrini alla W di Elena Walch, solo per citare la prima e l’ultima azienda presente nel catalogo del Simply the best 2025.

I campioni assoluti del Top Guide Vini al Simply

Tra i 121 vini in degustazione, accanto a etichette leggendarie, le Cantine hanno scelto di portare alcune “nuove promesse”, ovvero referenze sulle quali vogliono accendere i riflettori.
La scena è stata dominata dai vini rossi, in tutto 59, contro 40 bianchi. Un dato che rispecchia la predominanza rossista della critica enologica nazionale e di conseguenza anche della vetta del Top Guide Vini 2025, dominata dal Sassicaia e il San Leonardo, entrambi in degustazione al Simply the best (fino ad esaurimento scorte!). In assaggio al Museo della Scienza e della Tecnologia c’era anche il terzo protagonista assoluto del podio: il Ben Ryé di Donnafugata, tra i vini dolci più rinomati del panorama italiano.

Bollicine e bianchi d’autore

All’evento milanese non sono mancate anche le bollicine d’autore: 16 spumanti tra Metodo Classico e Charmat, anche in versione Rosé. Segnaliamo la folta rappresentanza della Lombardia (Franciacorta) con 10 nomi, seguita da 3 Trentodoc e 3 bollicine a base Lambrusco, ma non sono mancate chicche dalla Campania e dalla Sardegna. Grande assente il Prosecco, sia in versione Doc che Docg.
Tornando a ragionare sui bianchi: sul totale di 40, ben 12 erano altoatesini. Secondo posto per il Friuli Venezia Giulia con 9 referenze (soprattutto Collio e Colli Orientali), poi Sicilia con 6 (Etna ma non solo). A tenere alta la “bandiera bianca” del Piemonte c’erano 3 vini (tutti Timorasso Colli Tortonesi), idem per l’Abruzzo (Trebbiano e Pecorino), mentre la Sardegna si è fermata a 2 (Vermentino). Chiudono la lista Marche, Veneto Campania e Toscana con un solo vino. Nella sua parzialità, l’elenco ci aiuta a visualizzare le preferenze delle guide enologiche nella mappa bianchista del nostro Paese, tra grandi classici e nuovi trend.

Rossi rosati e vini dolci

La stessa analisi può essere fatta per i rossi dove, su un totale di 59 vini, ben 25 erano toscani. Brunello di Montalcino e Bolgheri le due denominazioni più presenti, seguite dal Chianti Classico (anche in versione Gran Selezione) e dagli Igt Toscana. Nel ruolo di capofila dei 13 rossi piemontesi c’era il Barolo, con 6 referenze, seguito dalla Barbera d’Asti e Nizza Docg (3). Il Trentino Alto Adige è stato rappresentato da 7 vini, di cui 5 trentini e 3 altoatesini, mentre i tre rossi del Veneto erano tutti della Valpolicella. Tra le etichette del walk around tasting c’erano anche 2 rosati, da Campania e Toscana, e 5 vini dolci, siciliani (Passito di Pantelleria e Marsala) e piemontesi (Moscato d’Asti).

I protagonisti del Simply the best 2025

In questa gallery trovate i volti dei produttori e dei dirigenti aziendali che sono intervenuti personalmente al Simply the best. Tra gli operatori e le autorità di settore segnaliamo Federico Scarcelli di Coop Italia, il presidente di Ais Lombardia Hosam Eldin Abou Eleyoun, Sergio Morpurgo dell’enoteca Il Cavallante, Beatrice Perin già maitre del BistRo Aimo e Nadia, Jessica Zhu del ristorante Su Garden, Valerio Sisti di Wineroad, la comunicatrice e candidata Master of Wine Cristina Mercuri, Sofia Rocchelli dello Studio Rocchelli; tra i giornalisti citiamo Enzo Vizzari, Antonio Paolini, Barbara Sgarzi, Bruno Musso, Alessandro Franceschini, Fabiano Guatteri, Rocco Lettieri, Alessio Turazza, Alessandra Chianese, Roberta Rancati, Cristina Risciglione.

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