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Se le bollicine ispirano anche l’intelligenza artificiale

Se le bollicine ispirano anche l’intelligenza artificiale

Due progetti del designer Teo KayKay esplorano le potenzialità dell’AI su marketing ed etichette di vino. Dalla collaborazione con Berlucchi nasce la versione in digital art di Palazzo Lana. E lo Champagne Cyber Cuvée, in partnership con Pellegrini Spa, sarà in menù al ristorante Bon Wei di Milano.

Il Metodo Classico visto con la lente dell’Intelligenza artificiale. Niente perlage digitali o dégorgement virtuali, si tratta di arte e comunicazione. L’AI che diventa un filtro per proiettare le etichette e il packaging di celebri bollicine in una nuova dimensione del design. Per rimodellare fogge e stili solitamente molto tradizionali.
Due progetti del designer italiano Teo KayKay – con alle spalle esperienze di direzione creativa per lo chef stellato Enrico Bartolini e collaborazioni con la catena SignorVino e note maison di Champagne – vestono la silhouette di prestigiose bottiglie di bollicine ed esplorano le potenzialità, visive ma anche commerciali, della digital art.

Arte digitale su un Franciacorta

Con l’azienda Guido Berlucchi, pioniere della Franciacorta con un’anima innovatrice, il designer ha creato una “limited edition” di uno dei vini più rappresentativi della Docg.
Palazzo Lana “AI – Intelligenza Artificiale Inspired” è un pezzo da collezione prodotto in appena 11 esemplari. All’interno del cofanetto c’è la Riserva Palazzo Lana Extreme 2011, Pinot nero in purezza, in un’insolita veste. La mano dell’artista, che ha dipinto il vetro, è stata guidata dalle scelte del computer che ha elaborato e tradotto in immagini concetti come “innovazione”, “idee avveniristiche”, “nobiltà”, “riserva (del vino)”, “ispirazione”. Lo schizzo di una barca volante, progettata dal conte Francesco Lana de Terzi nel 1670 e stilizzata in stile comic, si fonde con elementi di urban art, un pattern futurista a tre colori (oro, blu e nero) e il bollino del Millesimo Berlucchi reimmaginato con un inedito stile “street”.
La stessa iconica imbarcazione, nella sua versione reinterpretata dall’AI, compare su fine prints – stampe in altissima qualità – per le quali i clienti dell’esclusiva versione potranno anche richiedere la versione NFT.Non a caso lo speciale Franciacorta rappresenta l’ideale prosecuzione di un altro vino in tiratura limitata, il “Berlucchi Palazzo Lana NFT” lanciato nel 2022 e ideato dallo stesso artista.

Primo Champagne “AI powered”

Risultato della fusione tra arte, tecnologia e bollicine e figlio della collaborazione tra lo stesso Teo KayKay e Pellegrini Spa, società di importazione e di distribuzione di fine wines e spirits, è il progetto che ha portato alla nascita di Cyber Cuvée. Il primo Champagne al mondo con un’etichetta disegnata dall’AI è un Pinot Meunier della maison Francis Orban, realtà familiare fondata nel 1929 sulle rive della Marna, e viene dal cru di 0,37 ettari Les Haut Beugnets (piccole alte protuberanze).
Le bottiglie di Cyber Cuvée prodotte sono solo 480 e il vino finirà nella carta del ristorante milanese Bon Wei. L’AI non ha solo composto l’etichetta e scelto la carta martellata che la compone. Ha anche battezzato il nome del vino (Cyber Cuvée) e tratteggiato la strategia di marketing, con l’idea di unire la tradizione dello Champagne all’innovazione digitale. Tracciando, chissà, nuovi sentieri di comunicazione e strategie di vendita.
L’ingresso della Cyber Cuvée nella carta del locale, che propone alta cucina regionale cinese nel capoluogo meneghino verrà sancito anche da un reel sui canali social del ristorante, dove il proprietario del locale, Zhang Le e Teo KayKay presentano la bottiglia ai loro clienti.

Foto di apertura: Palazzo Lana AI – Intelligenza Artificiale Inspired è un pezzo da collezione prodotto in appena 11 esemplari

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© Riproduzione riservata - 09/12/2023

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