Scienze Scienze Anita Franzon

Cosa c’entra l’estinzione dei dinosauri con il vino?

Cosa c’entra l’estinzione dei dinosauri con il vino?

Secondo uno studio americano pubblicato di recente su Nature Plants, l’impatto dell’asteroide che colpì la terra 66 milioni di anni spazzando via i giganti dell’era Mesozoica è direttamente collegabile allo sviluppo e diffusione di diverse specie vegetali, tra cui la vite.

L’asteroide che colpì la Terra 66 milioni di anni fa spazzò via i dinosauri, ma pose le basi affinché altre forme di vita animale e piante potessero prosperare in seguito. Tra queste c’è anche la vite. I test sono stati effettuati su un rarissimo e prezioso fossile di semi d’uva recentemente scoperto in Colombia e risalente a 60 milioni di anni fa; i risultati dello studio americano sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Plants.

L’impatto dell’asteroide sul mondo animale e su quello vegetale

La paleobotanica, disciplina che studia i resti fossili vegetali, consente di capire quali piante fossero presenti nelle diverse fasi della storia della Terra. Per Fabiany Herrera, autore principale della ricerca e collaboratore del Field Museum of Natural History di Chicago, «questa scoperta è importante perché dimostra che dopo l’estinzione dei dinosauri, l’uva ha iniziato davvero a diffondersi in tutto il mondo». Si tende, infatti, a pensare principalmente agli animali, ma gli effetti catastrofici dell’asteroide non riguardano solo i dinosauri. «L’estinzione ha avuto un impatto enorme anche sulle piante», ha spiegato Herrera in un comunicato stampa diffuso dal museo. E continua: «In seguito il mondo vegetale si è ripristinato in un modo che ha cambiato la composizione delle piante».

Come sono cambiate le antiche foreste permettendo lo sviluppo della vite

Dopo la scomparsa dei dinosauri, le foreste tropicali tornarono a essere ricoperte di vegetazione e strati di alberi non più calpestati o mangiati dai pesanti animali crearono un fitto sottobosco dove le piante, per captare la luce, dovettero competere tra loro per le risorse. Fu probabilmente allora che le piante rampicanti come la vite iniziarono a crescere indisturbate e ad avere un vantaggio rispetto ad altre. Nel frattempo, dopo la scomparsa dei dinosauri, una serie diversificata di uccelli e mammiferi cominciò a popolare la Terra e anche questi animali contribuirono a diffondere i semi dell’uva.

Uno studio difficile ma utile

È raro che un frutto si preservi sotto forma di fossile, quindi la comprensione degli scienziati sui vegetali antichi spesso deriva dai semi, che hanno maggiori probabilità di fossilizzarsi. Nonostante la difficoltà nelle analisi di soli e minuscoli semi, lo studio appena pubblicato ha permesso non solo di capire le origini e gli adattamenti delle piante nel passato, ma anche di comprendere e prevedere come si comporta il regno vegetale durante una crisi climatica. «L’attuale documentazione fossile dei semi ci dice che le piante sono molto resistenti, ma queste possono anche scomparire completamente da un intero continente», afferma ancora Herrera, aggiungendo anche che, però, la vite ha dimostrato di adattarsi rapidamente ai cambiamenti esterni.

Foto di apertura: © Pixabay

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© Riproduzione riservata - 09/09/2024

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