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Sangiovese in vigna, un vitigno dal multiforme ingegno

Sangiovese in vigna, un vitigno dal multiforme ingegno

La sua culla è tra Toscana e Romagna, e le recenti indagini genetiche lo confermerebbero. Dieci i cloni più diffusi, un unico punto debole: il contenuto di sostanze coloranti. Per produzioni di qualità meglio suoli poco fertili e densità d’impianto medio alte.

L’articolo fa parte della Monografia Sangiovese (Civiltà del bere 3/2023)

Il Sangiovese è uno dei vitigni più coltivati d’Italia, con una superficie nel 2022 di 65.083 ettari, il -4% rispetto al 2021 (Ismea), ed entra in numerose denominazioni, non solo toscane. Oltre al Chianti Classico e al Chianti è il componente principale delle Docg Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano. È coltivato anche in Corsica dove è conosciuto con il nome Nielluccio, mentre ha avuto una diffusione modesta in altri Paesi nei quali recentemente si è manifestato un certo interesse, come California e Australia.

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© Riproduzione riservata - 05/02/2024

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