Report WOW! 2021 Toscana
Da questa importante regione provenivano 152 campioni, il numero più alto dopo il Veneto. Ma, rispetto al Veneto, abbiamo potuto saggiare maggiore varietà, con vini provenienti da 20 Denominazioni.
Capofila sono stati il Chianti Classico e Montalcino, quindi due tra gli osservatori “rossisti” più importanti della regione. Nel complesso, la Toscana ha mostrato un livello molto alto dei vini iscritti, tanto da colorare d’oro il 37,5% del totale. E se aggiungiamo gli argenti nel computo, tocchiamo la percentuale monstre del 64,5% (leggi tutti i report regionali di WOW! 2021).
L’importanza dell’annata
Entrando nel merito delle Denominazioni principali, il Brunello ha inviato alla competizione le annate 2015 e 2016, per cui non stupisce l’esito degli assaggi con due millesimi pur diversi ma entrambi ottimi. Il Chianti Classico, invece, ha partecipato con un campionario di annate più ampio, dalla 2016 sino alla 2019. Qui si è notato il condizionamento dell’andamento stagionale rispetto al risultato: ottime le performance della 2016 e della 2018 (fresca e comunicativa), difficile la 2017 con molti vini marcati da eccessiva secchezza dei tannini, ancora poco espressiva la 2019.
La fatica del Morellino
Portandoci sulla costa, il Morellino continua ad essere “in cerca d’autore”: pur mostrando un potenziale davvero interessante, come Sangiovese assai diverso dai cugini dell’interno, purtroppo al momento fatica, nel complesso della Denominazione, a mostrare uno stile coerente, preciso. Si passa da rossi succosi e fruttati a versioni molto strutturate con lunghi affinamenti. Nei casi migliori, abbiamo visto un’ottima interpretazione di annate complicate, come la 2017, e uno stile originale ben distinguibile dagli altri Sangiovese della regione.
La performance dei SuperTuscan
In ultimo, i SuperTuscan: abbiamo degustato principalmente i figli dell’annata 2018, non molti, ma molto buoni, a conferma di due fatti importanti. Primo, l’annata è ottima, forse non perfetta (anzi senza forse) ma sulla piacevolezza anche di vini giovani non si discute; secondo, tipicità non vuol dire autoctono, lo ripeteremo sino ad libitum.
Cosa intendiamo per tipicità
Qualcuno forse ritiene che, dato che WOW! si basa sul pilastro della tipicità, si dovrebbero prendere in considerazione seriamente solo vini da vitigni quantomeno “italici”. Non solo non è vero, ma ciò negherebbe le basi del grande vino, che è l’interprete di un territorio. Tanto è vero che non è mai stata negata (anzi!) una medaglia d’oro a Cabernet o Chardonnay che in certe zone d’Italia si esprimono con eccellenza e tipicità indiscutibile, come nel caso – ça va sans dire – di Bolgheri, tra i massimi esempi italiani, ma anche dell’Alto Adige, dei Colli Euganei, della Sicilia… tutte aree veramente “glocal”, che i vignaioli sono stati capaci, lasciando affondare le radici nel terreno, di tipicizzare l’internazionalità.
WOW! 2021 Toscana
Le nostre 57 medaglie d’oro
Vini spumanti rosé
Fattoria La Leccia
Rubedo, Spumante Rosato Dosaggio Zero 2016
Vini bianchi
Banfi
La Pettegola, Toscana Vermentino Igt 2020
Fontanelle, Toscana Igt 2019
Antonio Camillo
Procanico, Toscana Igt 2019
Ambrogio e Giovanni Folonari – Tenute del Cabreo
La Pietra, Toscana Igt 2019
Podere Fedespina
Bianco, Toscana Igt 2019
Valle del Sole
H’ama, Toscana Bianco Igt 2019
Vini rosati
Frescobaldi – Tenuta Ammiraglia
Aurea Gran Rosé, Toscana Igt 2019
Vini rossi
Badia di Morrona
Vignaalta, Terre di Pisa Doc 2018
Banfi
Poggio alle Mura, Brunello di Montalcino Docg 2016
Poggio alle Mura, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015
Poggio all’Oro, Brunello di Montalcino Docg Riserva 2015
Baricci
Rosso di Montalcino Doc 2019
Brunello di Montalcino Docg 2016
Nello, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015
Capezzana
Villa di Capezzana 10 Anni, Carmignano Docg 2011
Il Carnasciale
Il Caberlot, Toscana Rosso Igt 2018
Carpineto
Chianti Classico Riserva Docg 2017
Chianti Classico Gran Selezione Docg 2016
Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015
Castello di Meleto
Camboi, Toscana Igt 2018
Castello di Monsanto
Vigna il Poggio, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2016
Castello di Vicarello
Castello di Vicarello, Toscana Igt 2013
Collina dei Venti
Desiderio, Toscana Igt 2018
Fèlsina
Fontalloro, Toscana Igt 2018
Rancia, Chianti Classico Riserva Docg 2018
Ambrogio e Giovanni Folonari – Tenuta di Nozzole
Il Pareto, Toscana Igt 2018
Ambrogio e Giovanni Folonari – Tenute del Cabreo
Cabreo Il Borgo, Toscana Igt 2018
Frescobaldi – Castello Nipozzano
Montesodi, Chianti Docg 2018
Nipozzano Vecchie Viti, Chianti Rufina Riserva Docg 2018
Frescobaldi – Tenuta CastelGiocondo
Ripe al Convento, Brunello di Montalcino Riserva Docg 2015
Frescobaldi – Tenuta Castiglioni
Giramonte, Toscana Igt 2017
Giodo
La Quinta, Toscana Igt 2019
Castello La Leccia
Chianti Classico Riserva Docg 2016
Chianti Classico Docg 2018
Monteverro
Tinata, Toscana Igt 2017
Monteverro, Toscana Igt 2017
Le Palaie
Bulizio, Toscana Igt 2016
Le Pupille
Saffredi, Toscana Igt 2018
Podere Fedespina
Fedespina, Toscana Igt 2017
Riecine
La Gioia, Toscana Igt 2017
Chianti Classico Docg 2019
Ricasoli
Roncicone, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2018
Colledilà, Chianti Classico Gran Selezione 2018
Castello di Brolio, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2018
Brolio, Chianti Classico Riserva 2018
Schenk – Lunadoro
Gran Pagliareto, Vino Nobile di Montepulciano Docg 2017
Trerose – Bertani Domains
Santa Caterina, Vino Nobile di Montepulciano Docg 2018
Tenuta di Arceno
Arcanum, Toscana Igt 2016
Tenuta Sette Cieli
Scipio, Toscana Igt 2017
Val di Suga – Bertani Domains
Vigna del Lago, Brunello di Montalcino Docg 2016
Valle del Sole
Linchetto, Toscana Rosso Igt 2020
Ebrius, Toscana Rosso Igt 2018
Vignaioli del Morellino di Scansano
Sicomoro, Morellino di Scansano Riserva Docg 2017
Poco per Pochi, Toscana Igt 2015
Villa Mangiacane
Mangiacane, Chianti Classico Riserva Docg 2017
Vini dolci
Capezzana
Vinsanto di Carmignano Doc 2013
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© Riproduzione riservata - 12/10/2021