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Quanto conta il colore nella percezione sensoriale di un vino?

Quanto conta il colore nella percezione sensoriale di un vino?

Quanto conta il colore nella percezione sensoriale di un vino? Nel caso dei rosati non è una mera “sfumatura”: rappresenta infatti uno degli aspetti strategici e critici, da salvaguardare sia in vigneto sia in cantina. “I rosati stanno registrando una forte richiesta sul mercato ma i produttori spesso non conoscono a fondo come gestire il colore, c’è anche molta confusione nella percezione stessa delle tonalità caratteristiche di questi vini” ha commentato Emanuele Tosi, responsabile tecnico del Centro per la Sperimentazione in Vitivinicoltura della Provincia di Verona, a commento del’incontro di aggiornamento tecnico svoltosi martedì 11 giugno all’agriturismo Ca’ Donzella di Lazise (Verona) in collaborazione con il Comune di Lazise, il Consorzio di Tutela del Bardolino e di Lallemand Italia. Dal confronto con i ricercatori francesi dell’Institut Cooperatif du Vin di Montpellier e del Centro di Ricerca e Sperimentazione sui vini rosati di Videbaun, Tosi ha sottolineato come la ricetta per un vino semplice come un rosato ma in cui l’aspetto visivo gioca un ruolo fondamentale sia la caratterizzazione, l’identità.

Proprio su questo aspetto ha incentrato l’attenzione Angelo Peretti, direttore del Consorzio Tutela del Bardolino, la cui tipologia Chiaretto è balzata dai 6 milioni di bottiglie vendute nel 2007 ai 10 milioni del 2010: “Per emergere un rosato deve avere una precisa identità ma anche alla conoscenza da parte dei produttori delle sue caratteristiche strategiche: vitigno, terroir e tecniche per la macerazione – ha affermato Peretti. Il lavoro in cantina deve affermare quello in vigna, in particolare le caratteristiche del terroir, rendendole ben identificabili”. Una conferma che lavorare in questo senso premia è giunta proprio dal territorio che ha ospitato il convegno: “Per quest’anno ci attendiamo ulteriori risultati positivi per il Bardolino” ha preannunciato Giorgio Tommasi, presidente della Doc, che ha registrato una spiccata crescita a partire da un radicamento alla propria identità territoriale. I dati di mercato della prima parte dell’anno sono incoraggianti e confermano l’ottimo posizionamento di mercato”.

 

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© Riproduzione riservata - 28/06/2011

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