In Italia In Italia Elena Erlicher

Il Prosecco Rosé Doc diventa realtà

Il Prosecco Rosé Doc diventa realtà

Nasce il Prosecco Rosé Doc. Sarà uno Spumante millesimato a base di Glera e Pinot nero (10-15%). Approvato dal Comitato nazionale vini del ministero delle Politiche agricole, si attende ora la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’inizio dell’iter comunitario europeo.

È stata approvata il 20 maggio la modifica di disciplinare che consentirà la produzione di Prosecco Rosé Doc. Il primo step è stato formalizzato con il consenso del Comitato nazionale vini del ministero delle Politiche agricole. A questo seguirà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e l’entrata in vigore del successivo Decreto ministeriale, avviando poi l’iter comunitario che terminerà con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Stefano Zanette, presidente del Prosecco Doc
Stefano Zanette, presidente del Prosecco Doc

Modifiche del disciplinare

Nella macro denominazione Prosecco Doc, che copre ben 9 province tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, e che va da Padova a Trieste, d’ora in poi si potrà produrre anche la tipologia Spumante Rosé Millesimato. Nascerà da uve Glera e Pinot nero (10-15%). Quest’ultima peraltro era già consentita in disciplinare, ma solo per la spumantizzazione in bianco. Le uve dovranno essere allevate con rese di massimo 18 t per ettaro per la Glera e 13,5 t per il Pinot nero. Sarà spumantizzato con metodo Martinotti/Charmat per minimo 60 giorni, avrà un residuo zuccherino da Brut Nature a Extra Dry. Al calice di color rosa più o meno intenso, brillante e con spuma persistente, in etichetta riporterà la dicitura Millesimato e l’anno (per un minimo dell’85% di uve dell’annata). Sarà in vendita dal 1° gennaio dopo la vendemmia.

Lo Spumante rosé è un trend in crescita

«A tutti coloro i quali hanno contributo all’ottenimento di questo importante risultato», ha commentato il presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, Stefano Zanette, «va il nostro ringraziamento che, in considerazione del momento che stiamo vivendo, è particolarmente sentito». Zanette già da qualche anno si stava adoperando per l’introduzione della tipologia rosé nella denominazione, portando avanti una serie di sperimentazioni sia per quanto riguarda il colore sia per quanto riguarda i metodi di spumantizzazione. Del resto il Consorzio ha raccolto le sollecitazioni di numerosi associati, che già producevano spumante rosé senza poterlo etichettare Prosecco Doc. Senza contare il grande appeal che all’estero stanno riscontrando sempre più gli Spumanti rosati, soprattutto negli Stati Uniti.  

Il Prosecco Doc in numeri

Nel 2019 il Sistema Prosecco Doc ha prodotto 485 milioni di bottiglie, il 75% dei quali sono venduti all’estero (soprattutto in Uk al 28,7%, Usa 22,5% e Germania 11,9%) per un valore di 1,8 miliardi di euro. Il tutto grazie a un sistema che lavora su 24.450 ettari vitati e che conta 11.102 aziende produttrici, 1.211 aziende vinificatrici e 348 case spumantistiche (questi gli ultimi dati comunicati dal Consorzio).

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© Riproduzione riservata - 26/05/2020

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