Mai Dire Mai! Pasqua lancia il nuovo Amarone
Come si dice? Nella vita… Mai dire mai. Pasqua non poteva scegliere nome migliore per battezzare la sua nuova linea di rossi top level, al debutto quest’anno con Valpolicella Superiore 2012 e Amarone 2010. L’unicità di questo progetto nasce dall’incontro fra il know-how della famiglia Pasqua e il terroir eccezionale del vigneto Montevegro, di proprietà della famiglia Dal Colle. L’assaggio in anteprima dei vini ha confermato le nostre aspettative. In attesa del debutto sul mercato – Valpolicella e Amarone saranno disponibili all’acquisto da ottobre 2016 – scopriamo di più su questi due rossi dal futuro brillante (guarda anche il video).
Un vigneto d’eccezione
Egidio Dal Colle, industriale del pandoro, ha sempre avuto la passione di coltivare la vite: prima di incontrare la famiglia Pasqua, le uve del suo vigneto erano conferite a Quintarelli. I filari trovano dimora su un colle esposto a 360 gradi, a 350 metri di altitudine, affacciato sulla Val d’Illasi e la Val di Mezzane, con i Lessini alle spalle. E il terreno di origine basaltica e calcarea dona grande mineralità ai vini che qui nascono. “È tutta la vita che nostra famiglia cerca un terroir così. Ha tutto quello che serve: dall’altitudine all’esposizione al sole, alle caratteristiche del terreno” spiega Alessandro Pasqua, vice presidente di Pasqua Americas.
Il progetto Mai dire Mai Pasqua
“Con Mai dire Mai abbiamo lavorato per ottenere un prodotto iconico e straordinario. Crediamo di poter ottenere un ottimo riscontro dal mercato, cavalcando i brillanti risultati, anche economici, che i vini veneti hanno ottenuto lo scorso anno in tutti il mondo”. A parlare è Umberto Pasqua, presidente dell’azienda di famiglia. Ma precisa il figlio Riccardo Pasqua, ceo del gruppo: “Il progetto Mai dire Mai nasce dalla filosofia per cui nulla è impossibile, ma niente è scontato e nulla è dovuto. Siamo sicuri che se lavoreremo duro su questo terroir, con le idee dei nostri winemakers, costruiremo una leggenda”.
I vini Mai dire Mai: Amarone 2010 e Valpolicella Superiore 2012
Dallo stesso uvaggio di varietà tradizionali – Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta – nascono entrambi i rossi Mai dire Mai. Il Valpolicella Superiore, al debutto con la vendemmia 2012, dimostra intensità e corpo, rivelando personalità ed eleganza dopo l’inizio più austero. L’annata è frutto di un inverno mite e di un’estate calda e secca, con stress idrico per le viti, superato grazie a un agosto più clemente. La vendemmia è manuale e le uve vengono selezionate; dopo la pressatura soffice e la fermentazione a temperatura controllata, il vino affina in tonneau e barrique di rovere francese (nove e di secondo passaggio) per 18 mesi. L’Amarone, fratello maggiore in uscita con il 2010, è figlio di un’ottima annata: sbalzi termici elevati e maturazione fenolica compiuta pongono basi importanti per un grande vino da invecchiamento. Nel calice struttura, complessità, freschezza e concentrazione connotano questo Amarone giovane, ma dal sicuro potenziale. Dopo 4 mesi di appassimento in cassette, le uve pigiate macerano a freddo, prima della fermentazione in acciaio per 40 giorni. L’affinamento si protrae per 24 mesi in rovere francese (70% barrique e 30% tonneau di primo passaggio).
In foto: Egidio Dal Colle tra i filari del vigneto Montevegro
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Tag: Amarone Pasqua, Mai dire Mai, Pasqua Vigneti e Cantine© Riproduzione riservata - 08/06/2016