In Italia

In Italia

La Monacesca: esaltazione naturale

17 Marzo 2011 Roger Sesto
Aldo Cifola, figlio di Casimiro, conduce La Monacesca. Ci dice: «Talvolta le scelte sono figlie di imposizioni naturali, ma anche di inclinazioni: da questo connubio nasce La Monacesca e il Mirum, Verdicchio di Matelica Riserva. Il clima continentale del Matelicese e la notevole quantità di sali minerali presenti nei suoli rende unico il nostro terroir: il nostro Verdicchio non è versatile come quello di Jesi, meno esplosivo negli aromi primari, ma più capace di esaltarsi con la terziarizzazione; a causa dell’elevata presenza di acido malico è scontroso e aggressivo in gioventù, ma dopo la malolattica il vino si fa pieno, complesso, armonioso». Chiediamo perché tanta longevità. Ci dice: «In effetti il Verdicchio di Matelica è uno dei rari esempi in Italia di bianco da invecchiamento. Ciò per il particolare pedoclima, come detto. Poi v’è il contributo di una serie di scelte agronomiche e di cantina. Noi lavoriamo solo con i cloni aziendali (selezione massale), così da esaltare il terroir. Ci atteniamo a rese produttive bassissime e vendemmiamo con un leggero ritardo. Siamo per fermentazioni e soste sulle fecce fini assai lunghe, anche sino a 18 mesi per il Mirum. Infine, niente legno: solo acciaio e bottiglia». Ci dicono anche di conservare uno storico delle annate: «Sia per controlli interni sia per verticali con operatori abbiamo sempre accantonato un certo quantitativo. Dalla vendemmia 2000 abbiamo anche iniziato a proporre listini con la presenza di vecchi millesimi, questo per favorire soprattutto quei ristoratori che intendono avere in carta delle verticali». Ci segnala le annate più esplosive del Mirum: «La prima non si scorda mai! Il Mirum nasce nel 1988; all’epoca era una vera rivoluzione con i suoi 14,5 gradi e i 26 g/l di estratti e fu inaspettatamente apprezzato. La 1991 fu straordinaria, premiata dalla critica enologica. Poi la 1994, il perfetto bilanciamento fra eleganza, potenza e profondità. Il 1999 è tra i più longevi da noi prodotti, oggi lo consideriamo ancora un poco giovane! Nel 2000 il Mirum diventa Riserva. Il 2002 è per noi motivo di orgoglio tecnico e professionale: da un’annata impossibile abbiamo ricavato un vino stupendo. Infine il 2004; oggi è ancora presto per dirlo, ma sarà probabilmente il miglior Mirum di sempre».

In Italia

Sorgono e il Mandrolisai, un territorio ricco di fascino e vecchie vigne da preservare

Riflessioni a margine della manifestazione “Autunno in Barbagia”, che ci ha permesso […]

Leggi tutto

Moncalisse, il Trentodoc di Karoline e Julia Walch

Nasce alle pendici del Caliso, da cui il nome, in una posizione […]

Leggi tutto

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto

I Vignaioli Valle di Mezzane presentano la Carta dei suoli in 3D all’Enoluogo

Frutto di un lavoro di zonazione, la nuova mappa della vallata che […]

Leggi tutto

Cantine Torrevento torna al 100% del controllo societario

Più che di un’acquisizione, una riacquisizione. Le Cantine Torrevento hanno riacquisito il […]

Leggi tutto

Conte Vistarino, 160 anni di Metodo Classico dell’Oltrepò

Con il 1865 la Cantina di Rocca de’ Giorgi festeggia l’anniversario della […]

Leggi tutto

La Colombera: la scommessa sul Timorasso di Elisa Semino

Enologa e allieva di Attilio Scienza, fa parte dei giovani viticoltori dei […]

Leggi tutto

Epokale 2017, la scienza dietro il segreto della longevità aromatica del Gewürztraminer

Gli anni di affinamento al buio nell’ex miniera di Ridanna salgono a […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati