La Doc Tullum diventa Docg

La Doc Tullum diventa Docg

Tullum Docg: è ufficiale. Il nuovo disciplinare sancisce il passaggio alla Denominazione di origine controllata e garantita, un traguardo atteso che premia la vocazione di un territorio storicamente dedito alla vitivinicoltura.

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 4 luglio, la denominazione Tullum o Terre Tollesi sancisce il suo passaggio a Docg. Un traguardo ambizioso raggiunto grazie al lavoro di squadra dei produttori di Tollo, in provincia di Chieti, insieme al Consorzio. “La nuova Tullum Docg testimonia ancora una volta la vocazione alla vitivinicoltura d’eccellenza delle terre tollesi, dietro la quale c’è storia, tradizione, identità e ricerca”, ha commentato con soddisfazione Tonino Verna, presidente del Consorzio Tullum.

Preservare una tradizione antichissima

Il passaggio a Docg della Doc Tullum, istituita nel 2008, “è un successo di tutto il territorio, che ci consegna la responsabilità e l’impegno di valorizzare ancora meglio questo angolo d’Abruzzo stretto tra il mare Adriatico e le altitudini della Maiella”, prosegue Verna. “Il nostro è un territorio ricco di biodiversità agricola e alimentare e pregno di una storia vitivinicola millenaria, che generazioni di viticoltori hanno saputo tramandare e che oggi ancora più di ieri abbiamo il dovere di proteggere e sviluppare”.

Dall’Antica Roma a oggi

Fin dall’epoca romana, a Tollo si attesta la coltivazione della vite e del consumo di vino, avvalorata dalla scoperta di dolia da vino e da olio e celle vinarie, reperti in parte conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Chieti. In località San Pietro di Tollo è attestata anche l’esistenza di una villae rusticae romana: uno dei primi esempi di grande azienda agraria organizzata, in cui la vigna è fra le le colture principali. La specializzazione viticola attraversò i secoli, dai Longobardi ai Normanni, fino al Regno di Napoli. Il lavoro nelle vigne, ripristinate dopo la distruzione della seconda guerra mondiale, resero Tollo uno dei pochissimi paesi abruzzesi non interessati, se non marginalmente, dal fenomeno dell’emigrazione.

Il disciplinare Tullum Docg

La Docg Tullum si estende oggi su 14,5 chilometri quadrati (300 ettari potenziali). Le tipologie attualmente prodotte sono: Rosso Riserva, Rosso, Pecorino, Passerina. Il rigoroso disciplinare della Docg Tullum prevede che la vinificazione avvenga in zona, escludendo le uve provenienti dai vigneti in fondovalle o posti a un’altitudine inferiore a 80 m slm. Per i nuovi impianti e reimpianti la densità non può essere inferiore a 1.600 ceppi/ettaro per la pergola abruzzese e 4.000 ceppi/ettaro per i filari.

Una nuova spinta alla ricerca e allo sviluppo del territorio

Accanto alla tradizione e alle radici storiche, un ruolo molto importante nel passaggio da Doc a Docg va attribuito anche all’incidenza del fattore umano. “Ogni nostra azione punta a rispettare tre parametri fondamentali: la tradizione, l’uomo e la ricerca. È stata la sinergia costante di questi tre fattori a permetterci di raggiungere questo importante traguardo”, spiega il presidente. “Il nostro auspicio ora è che la Docg Tullum dia maggiore forza alle aspirazioni di miglioramento delle condizioni produttive ed economiche di una zona da sempre vocata, dando nuovo impulso allo sviluppo del territorio”.

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© Riproduzione riservata - 05/07/2019

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