Irvos: le ultime sperimentazioni alla Masterclass di VinoVip
Un protocollo per la produzione di vini senza solfiti, gli effetti del lievito Candida zemplinina e l’eno-valorizzazione dell’isola di Linosa. L’Istituto regionale Vini e Oli di Sicilia (Irvos) ha scelto VinoVip Cortina per presentare al pubblico i primi risultati di queste importanti linee di ricerca, su cui lavora da tre anni. Fra gli eventi del summit ampezzano dedicato al vino di pregio, dal 13 al 15 luglio, l’occasione sarà la Masterclass di lunedì 15 luglio, al Miramonti Majestic Grand Hotel dalle ore 11, condotta dall’enologo Graziana Grassini (consulente della Cantina Sperimentale Irvos) e Daniele Oliva, responsabile del settore Biotecnologie dell’istituto. «Le nostre sperimentazioni sono sempre finalizzate al possibile trasferimento tecnologico in cantina. Lo scopo è verificare attraverso di esse la praticità di protocolli enologici presso le aziende siciliane» ha precisato Lucio Monte, direttore generale dell’Irvos.
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ADDIO AI SOLFITI? – Si tratta di un tema al centro del dibattito degli ultimi anni. La sperimentazione, alla ricerca di nuovi protocolli per la produzione di vini senxza solfiti (bianchi e rossi), ha preso il via con la vendemmia 2012, sotto la direzione di Graziana Grassini. L’utilizzo alternativo di gas inerti (come azoto, argon, CO2 allo stato solido) per impedire l’ossidazione del vino a contatto con l’ossigeno. Successive prove con panel di 30 assaggiatori hanno confrontato questi prodotti e vini con solfiti, decretando il successo della ricerca. «Nella prima analisi sensoriale sono state riscontrate differenze sensibili, ma non una preferenza. Da recenti degustazioni, siamo convinti che queste differenze stiano diminuendo. Il vino senza solfiti sta evolvendo bene» spiega Daniele Oliva.
UN NUOVO LIEVITO – La ricerca ancora in fase sperimentale, condotta dalla microbiologa Giovanna Ponticello, è partita con le vendemmie 2005 e 2006 nell’ottica di incrementare la complessità dei vini con fermentazioni miste. Dopo un processo di selezione di lieviti non-Saccharomyces (per conoscere la biodiversità degli esemplari indigeni), si è identificata la specie Candida Zemplinina. Passo successivo è stato far interagire questo lievito, mai prodotto, con lieviti della specie Saccharomyces Cerevisiae, in una fermentazione mista che ha portato più glicerolo e meno alcol nel vino “sperimentale”. Caratteristiche interessanti, che incontrano la crescente richiesta di mercato di etichette più morbide e leggere dal punto di vista alcolico.
LINOSA DA SCOPRIRE – Prendendo spunto da Pantelleria (anch’essa isola vulcanica), l’Irvos ha impiantato un vigneto sperimentale di Zibibbo (anche di ecotipi locali), valorizzando la presenza sull’isola di piccoli appezzamenti di questa varietà, ormai in fase di abbandono. Le condizioni “estreme” di Linosa – suolo vulcanico, piovosità inferiore a Pantelleria, venti incessanti, influssi marini – portano alla produzione di vini di grande personalità e ricchezza gustativa. Uno spunto per sviluppare l’economia locale, tutelando al contempo il territorio contro i fenomeni erosivi.
Tag: Daniele Oliva, Giovanna Ponticello, Graziana Grassini, Irvos, lieviti, Linosa, Lucio Monte, Masterclass, solfiti, VinoVip© Riproduzione riservata - 05/07/2013