Dalle Nostre Rubriche

In Italia

In Italia

Il Mammolo è a rischio

31 Marzo 2019 Roger Sesto
Il Mammolo è a rischio

Il Mammolo è una varietà presente esclusivamente in Toscana, tanto che i primi ampelografi che l’hanno citata, nel XVII secolo, erano tutti nativi della regione. Pur previsto il suo impiego in diverse prestigiose Doc e Docg, tra cui il Vino Nobile di Montepulciano, purtroppo non restano che una manciata di ettari vitati a Mammolo.

Nell’Ottocento vengono descritti diversi presunti biotipi di Mammolo, anche se pare attendibile che siano soltanto due: il Mammolo nero e il Mammolone di Lucca. Nessun dubbio sull’etimologia del nome, che origina dai profumi di viola mammola che sprigionano i suoi vini. Dotato di un acino grande, dalla buccia violaceo-rossastra, si vendemmia nell’ultima decade di settembre.

_

Grappoli di Mammolo

Il Mammolo di Villa Calcinaia che sa di violetta

Tra i pochissimi produttori che lo impiegano in purezza, da citare Villa Calcinaia di Greve in Chianti (Firenze) dei Conti Capponi. Il loro rarissimo Colli della Toscana Centrale Igt Mammolo origina da vigne a 280 m, su suoli franco-sabbioso-argillosi più a valle e meno profondi, limosi, ricchi di galestro più in alto. La densità dei ceppi è di 6.000/ha, allevati a Guyot. A piena maturazione – fine settembre, inizio ottobre – si vendemmiano e si pigiano le uve e il mosto fermenta in tonneau aperti, con una macerazione di 15 giorni. Segue un affinamento in acciaio di 12 mesi. Rubino, dai tipici sentori di violetta, pur nella sua concentrazione e potenziale longevità, la sua eleganza lo rende una valida alternativa ai bianchi o rosati estivi.

Per conoscere gli altri autoctoni della Toscana clicca qui

L’articolo sui vitigni autoctoni toscani prosegue su Civiltà del bere 6/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

In Italia

Tutto quello che c’è da sapere sul Kerner (incluso il legame sempre più stretto con l’Alto Adige)

Nasce dall’incrocio genetico tra Schiava grossa e Riesling, effettuato in Germania nel […]

Leggi tutto

Franz Pardatscher è il nuovo presidente di Cantina Colterenzio

Cambio ai vertici della Cantina Colterenzio. Dopo 18 anni di onorato servizio, […]

Leggi tutto

Antichi Poderi Jerzu protagonista all’Enoluogo di Civiltà del bere

Il 18 novembre il nostro “salotto del vino” milanese ha ospitato questa […]

Leggi tutto

Tal 1930 e Tal 1908: si rinnova l’arte del blend secondo Cantina Bozen  

L’annata 2022 dei due vini premium aziendali vede in un caso l’aumento […]

Leggi tutto

Sorgono e il Mandrolisai, un territorio ricco di fascino e vecchie vigne da preservare

Riflessioni a margine della manifestazione “Autunno in Barbagia”, che ci ha permesso […]

Leggi tutto

Moncalisse, il Trentodoc di Karoline e Julia Walch

Nasce alle pendici del Caliso, da cui il nome, in una posizione […]

Leggi tutto

I vini del Collio tra posizionamento e percezione rispetto al territorio

La nuova manifestazione Collio Evolution (andata in scena lo scorso 25-27 ottobre) […]

Leggi tutto

I Vignaioli Valle di Mezzane presentano la Carta dei suoli in 3D all’Enoluogo

Frutto di un lavoro di zonazione, la nuova mappa della vallata che […]

Leggi tutto

Cantine Torrevento torna al 100% del controllo societario

Più che di un’acquisizione, una riacquisizione. Le Cantine Torrevento hanno riacquisito il […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati