La regione vinicola più nota per i suoi rossi si mette alla prova con successo anche con le bollicine da Metodo Classico. Tra le varietà utilizzate spicca il Sangiovese, capace di donare stoffa e riconoscibilità. Ma c’è anche chi sperimenta Syrah e Vermentino insieme.
Nel leggere i dati sulla produzione vitivinicola della Toscana – circa 60.000 ettari vitati, di cui l’87% dedicato alle uve a bacca rossa (64% al solo Sangiovese) – emerge chiaramente un dato inequivocabile: è una regione fortemente “rossista”. Un piccolo spazio se lo ritagliano i vini rosa, mentre i bianchi rappresentano a stento il 10% della produzione.
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