Friulani in assaggio nella Grande Mela

Friulani in assaggio nella Grande Mela

«Si è conclusa positivamente l’esperienza americana di Ersa Friuli Venezia Giulia, Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, negli Stati Uniti – in collaborazione con l’Ice, Istituto nazionale per il Commercio Estero, che ha sostenuto le nostre aziende del vino per far conoscere, accanto ai vitigni internazionali, anche quelli autoctoni. Si è trattato di un’iniziativa di grande forza, volta a dare rilievo a produzioni di grandi qualità, ma grande quantità, come quelle del Friuli Venezia Giulia» ha commentato Mirko Bellini, direttore generale dell’Ersa, a conclusione della terza edizione dell’Italian Wine Week di New York.

IWW 240111_4

Una foto del seminario “A ‘Grape Escape’ in Friuli Venezia Giulia: a taste of Friulano and other Great Regional White Wines”

L’importante evento di promozione del vino italiano all’estero ha riunito quest’anno circa 200 aziende provenienti da Lombardia, Puglia, Toscana, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Al fine di diffondere oltreoceano la conoscenza del “Made in Friuli” e di consolidarne i rapporti commerciali l’Ersa ha presentato, assieme alla valida rappresentanza di 33 cantine, la grande varietà e qualità dei vini della regione.

Una grande occasione per i produttori presenti è stata l’iniziativa “Meet & Greet” dedicata alle realtà già presenti sul mercato, ma sprovviste di importatore, che ha permesso alle 11 aziende friulane partecipanti di raccogliere contatti e iniziare relazioni con i buyer provenienti da molti degli Stati dell’Unione.

Nella stessa giornata, al 18° piano dell’Hotel Waldorf Astoria sede della manifestazione, si è tenuto il seminario “A ‘Grape Escape’ in Friuli Venezia Giulia: a taste of Friulano and other Great Regional White Wines”, presentato dal giornalista enogastronomico americano Tom Maresca. Un’incontro che ha reso protagonisti tutti i vini friulani, dal Carso al Collio, dal Friulano alla Ribolla Gialla, grazie a degustazioni guidate direttamente dai produttori presenti.

Nella giornata conclusiva dell’evento si è tenuto l’appuntamento con la Borsa Vini, aperto anche ai produttori delle regioni non comprese tra cofinanziatrici, che ha visto la partecipazione di circa 250 operatori provenienti da tutti gli States e ha permesso di presentare circa 900 vini italiani con lo scopo di consolidare la presenza delle aziende del Fvg sul mercato americano.

«Considerati gli ampi consensi raccolti, – ha concluso il presidente Bellini – c’è da parte di tutti grande ottimismo nonché la volontà di rafforzare la presenza friulana su un mercato così importante come quello americano dove l’Italia risulta essere leader nelle importazioni».

Tag: , ,

© Riproduzione riservata - 01/02/2011

Leggi anche ...

Una siccità senza precedenti minaccia la produzione di Cava
Senza confini
Una siccità senza precedenti minaccia la produzione di Cava

Leggi tutto

La “lingua elettronica” può rivoluzionare il controllo di qualità del vino
Senza confini
La “lingua elettronica” può rivoluzionare il controllo di qualità del vino

Leggi tutto

Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino
Senza confini
Come i cambiamenti climatici potrebbero ridisegnare la geografia del vino

Leggi tutto