In Italia

In Italia

Frecciarossa: Pinot nero fermo

15 Novembre 2009 Roger Sesto
Storica Cantina di Casteggio (Pavia), l’azienda di Margherita Radici Odero fa vini di territorio. L’O.P. Pinot nero Giorgio Odero è vino paradigmatico della sua tipologia e il suo saper invecchiare è motivo d’orgoglio per Frecciarossa. Il responsabile Claudio Giorgi ci spiega: «La produzione del Pinot nero vinificato in rosso fu una scommessa perché in Oltrepò il vitigno era coltivato soprattutto per la spumantizzazione. Le bottiglie più vecchie conservate del Giorgio Odero sono del 1985, ma già dal 1980 lo vinificavamo in purezza. Nella nostra enoteca aziendale abbiamo tutte le annate dal 1989 fino al 2006». Il segreto della longevità? «Colore, alcol e soprattutto un basso pH regalatoci dai nostri suoli: livelli 3 e 4, eccellenti per un Pinot, che si traduce in freschezza e durata». Gli domandiamo un’annata che lo ha colpito al cuore. Ci dice: «Il 1989, eccezionale! Degustato di recente, ha ancora freschezza e tersi profumi terziari che esaltano la grandezza del vitigno». Chiediamo di parlarci delle altre annate importanti. Ci risponde: «Nel 2001 l’andamento climatico assai favorevole ci permise di ridurre al minimo i trattamenti e di avere uve impeccabili, dalla buccia spessa e ricche di sostanze aromatiche. Fu l’ultima annata in cui utilizzammo il 70% di barrique di primo passaggio, percentuale scesa poi al 40%. Viste le gradazioni alcoliche del 2003, nel 2004 effettuammo diradamenti meno drastici, anticipando il raccolto, ottenendo un vino più fresco, meno alcolico, elegante, ma con tannini un po’ verdi; un prodotto che necessita perciò di un affinamento ancora lungo. Il 2005 ha un’elevata gradazione alcolica, un’acidità relativamente contenuta, ma soprattutto un pH molto basso per il Pinot: inferiore a 3,40; ciò rappresenta quanto di meglio si possa desiderare ai fini della longevità. Da questa annata è stata introdotta una parziale criomacerazione. Nel 2006 le uve arrivarono, sanissime, a completa maturazione; un agosto fresco e con forti escursioni termiche ha favorito finezza dei profumi e freschezza».

In Italia

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto

Il “vino naturale”, corsi e ricorsi storici di un movimento che non sa fare sistema

Le polemiche emerse durante l’ultima edizione del Vinitaly hanno radici antiche, se […]

Leggi tutto

Dalla sala degli antenati entriamo nella galassia Frescobaldi

A Nipozzano, negli ambienti dell’affascinante castello medievale, accompagnati dai responsabili delle singole […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: ripensiamo i concetti base dei grandi bianchi italiani

Termini come longevità, esclusività, artigianalità e biodiversità, un tempo fondamentali nella definizione […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (11): la Val di Non

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati