In Italia

In Italia

Festa tricolore nel Chianti Classico e si prevede una vendemmia stratosferica

14 Luglio 2011 Emanuele Pellucci
La scenografia era delle più suggestive: da una parte il piccolo accampamento dei garibaldini, con l’arrivo del “generale” che smonta da cavallo e va a rifocillarsi accanto al focolare acceso tra le tende bianche; più in là, Cavour che conversa amabilmente con la contessa di Castiglione e il generale Manfredo Fanti. Personaggi ottimamente interpretati dagli attori della compagnia del teatro d’Almaviva di Firenze. Tutto questo al tramonto su una collinetta che domina i vigneti del Chianti tra Castellina e Monteriggioni. Vigneti ricchi di grappoli d’uva di una qualità che non si era mai vista prima: “Le premesse sono per una vendemmia stratosferica”, rivela Giuseppe Liberatore, direttore del Consorzio Chianti Classico, uno degli ospiti di questa cornice risorgimentale. “E’ una bella notizia che va ad aggiungersi al miglioramento dell’aspetto commerciale dei nostri vini: una carta in più da giocare alla ripresa autunnale con buyer e giornalisti”Tommaso e Federico Marrocchesi Marzi, proprietari della Tenuta di Bibbiano, hanno accolto i loro numerosi ospiti per il tradizionale incontro “InVigna”. E per rimarcare ancora di più la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia anche il buffet era un omaggio ai piatti tradizionali delle varie regioni pescando alcune ricette dal volume La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi. Bicchieri, tovaglioli e coccarde: tutto all’insegna del tricolore. La Tenuta di Bibbiano, acquistata dalla famiglia Marzi nel 1865 dai principi Corsini, si estende per 220 ettari di cui 25 a vigneto specializzato nel comune di Castellina in Chianti. Sangiovese, Merlot, Colorino, Malvasia e Trebbiano le varietà coltivate che danno origine a tre tipi di Chianti Classico (Bibbiano, Montornello e Riserva Vigna del Capannino), l’Igt Domino e il Vinsanto San Lorenzo. “La nostra filosofia produttiva”, ha spiegato agli ospiti Tommaso Marrocchesi Marzi, “punta ad esaltare il genius loci aziendale, l’anima della tipicità geografica e dell’eredità umana del luogo, generando vini equilibrati, eleganti e di una bella personalità, spesso anche potenti e dai timbri molto netti”. Oltre ai vini dell’azienda (e alle ottime bollicine Bellavista), gli ospiti hanno sperimentato e apprezzato una birra al mosto di Sangiovese di Bibbiano, chiamata L’Equilibrista, prodotta in collaborazione con Leonardo Di Vincenzo del birrificio Borgo di Borgorose (Rieti).  

In Italia

Cantine Lvnae lancia il progetto artistico dedicato a Numero Chiuso

In tutto 20 Jeroboam-sculture firmate dal designer Andrea Del Sere per celebrare […]

Leggi tutto

Il talk show di VinoVip al Forte ha acceso i riflettori sui giovani

Al centro dell’incontro tenutosi a Villa Bertelli lo scorso 9 giugno c’erano […]

Leggi tutto

Storia (e la prima verticale) del Carménère San Leonardo

Mai sino ad oggi erano state messe in fila diverse annate (due […]

Leggi tutto

Il “vino naturale”, corsi e ricorsi storici di un movimento che non sa fare sistema

Le polemiche emerse durante l’ultima edizione del Vinitaly hanno radici antiche, se […]

Leggi tutto

Dalla sala degli antenati entriamo nella galassia Frescobaldi

A Nipozzano, negli ambienti dell’affascinante castello medievale, accompagnati dai responsabili delle singole […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: ripensiamo i concetti base dei grandi bianchi italiani

Termini come longevità, esclusività, artigianalità e biodiversità, un tempo fondamentali nella definizione […]

Leggi tutto

Vini di Montagna (11): la Val di Non

Questo contenuto è riservato agli abbonati digitali e Premium Abbonati ora! €20 […]

Leggi tutto

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati