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Colli Berici: uno studio che valorizza la produzione e a breve un unico Consorzio con Vicenza Doc

29 Novembre 2010 Monica Sommacampagna
Uno studio di zonazione per valorizzare le produzioni vitivinicole dei Colli Berici e, in prospettiva, un unico consorzio per Colli Berici e Vicenza Doc. È stato annunciato sabato 27 novembre alla Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza in occasione della presentazione del manuale d’uso del territorio realizzato da Veneto Agricoltura con il Consorzio di tutela vini Doc Colli Berici, la Provincia di Vicenza e la Camera di commercio di Vicenza. Reso possibile da uno stanziamento nel 2002 di 1 milione di euro da parte dell’azienda della Regione Veneto per una serie di indagini pedoclimatiche e sensoriali in aree significative delle Doc venete, il manuale ha coinvolto una ventina di Cantine e presenta i risultati di valutazioni in 33 vigneti chiave dei Colli Berici nelle annate dal 2002 al 2005 che forniscono utili indicazioni operative. «Due le zone individuate, ad esempio, dalle microvinificazioni del Tai rosso che identificano con grande precisione l’area classica di Barbarano», ha spiegato Elena Piccoli, che ha lavorato come responsabile tecnico per il Consorzio Colli Berici. «I Tai rosso di Barbarano presentano prevalenza di note speziate e di lampone, mentre quelli di Lonigo hanno maggiore acidità e freschezza, dovute a una maturazione fisiologica più precoce». Lo studio, coordinato da Attilio Scienza, dell’Università di Milano, è stato presentato contestualmente al nuovo ruolo che il decreto legislativo 61/2010 ha attribuito ai Consorzi vitivinicoli, equiparandoli a quelli di altri prodotti agroalimentari. «Come difensori della denominazione oggi ci stiamo dando una nuova identità tenendo presente che dobbiamo svolgere un’attività di servizio per le aziende e attivare sinergie tra tutti i portatori di interesse», ha commentato Andrea Monico, coordinatore del Consorzio Colli Berici - Vicenza Doc. «Entro fine 2010 completeremo l’iter per la fusione dei Consorzi Colli Berici e Vicenza Doc, nell’ottica di uno snellimento della struttura e di una ottimizzazione delle attività amministrative e promozionali». «Riconoscere la vocazionalità deve costituire un motivo forte per favorire l’aggregazione e comunicare bene l’identità di un territorio», ha aggiunto il giornalista Fabio Piccoli. «Oggi Usa e Regno Unito e, in generale, i Paesi che incrementano il consumo di vino puntano su etichette con una precisa identità, legata a territorio e storia particolari». Con 2.668.798 litri imbottigliati nel 2009, i vini Colli Berici Doc, rappresentati da 39 soci, di cui tre realtà cooperative, costituiscono circa il 42% della produzione a denominazione della provincia di Vicenza. Di essi il 65% è rosso, il 35% bianco. La tipologia più diffusa è il Cabernet con oltre 900 mila litri nel 2009, mentre il Tai rosso è stato prodotto in 387 mila litri.

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