Cambi di poltrona: le ultime elezioni nel mondo del vino italiano

Cambi di poltrona: le ultime elezioni nel mondo del vino italiano

Tra le riconferme quella dei presidenti Riccardo Cotarella (Assoenologi), Francesco Liantonio (Consozio tutela Vini Castel del Monte) Silvano Brescianini (Franciacorta), Paolo Fiorini (Garda) e David Buzzinelli (Collio). Al loro primo mandato Michele Bernetti (Istituto marchigiano tutela Vini), Fabio Zenato (Lugana), Diletta Tonello (Lessini Durello) e Teresa Bruno (Irpinia).

Per il vino italiano è tempo di elezioni (e rielezioni). A inizio maggio abbiamo dato la notizia della nomina di Lamberto Frescobaldi a presidente Uiv; nei giorni scorsi è stata la volta di Riccardo Cotarella, rieletto all’unanimità presidente nazionale Assoenologi. Per lui si tratta dei quarto mandato consecutivo. «Accetto l’incarico con l’entusiasmo e la determinazione di sempre e con un unico obiettivo, quello di far crescere ancora Assoenologi con la preziosa collaborazione dell’intero Cda», ha dichiarato all’Ansa Riccardo Cotarella. «Il lavoro che ci attende è impegnativo, soprattutto alla luce degli eventi che hanno e stanno tuttora interessando le nostre vite. Assoenologi in questi anni ha saputo reagire anche alle condizioni più sfavorevoli, continuando a crescere e diventare sempre più punto di riferimento nazionale dell’enologia».

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Francesco Liantonio resta alla guida del Consorzio tutela Vini Castel Del Monte Doc

Il 9 maggio l’assemblea dei soci del Consorzio di tutela vini Doc Castel del Monte – che riunisce la Doc Castel del Monte e le Docg Castel del Monte Bombino Nero, Castel del Monte Rosso Riserva e Castel del Monte Nero di Troia Riserva – ha rinnovato le cariche sociali. Nel corso della riunione Francesco Liantonio (Torrevento) è stato confermato alla presidenza ed è stato rieletto Sebastiano de Corato (Rivera) in qualità di vicepresidente.
«Insieme al vicepresidente e ai membri di questo nuovo consiglio, continueremo a portare avanti il progetto di denominazione sostenibile a cui lavoriamo da qualche anno, operando scelte sempre più rispettose nei confronti della nostra terra e di chi la popola», ha commentato il presidente Liantonio. «Nel prossimo triennio agiremo per garantire alle nostre imprese crescita e maggior sviluppo. Inoltre, daremo il via a numerose attività di promozione e comunicazione, sperando di tornare al più presto a presentare i nostri vini all’interno di eventi e fiere, vetrine nazionali e internazionali che tanto ci sono mancate in questi anni di pandemia».

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Consorzio Franciacorta: Brescianini riconfermato presidente, Luraghi nuovo ad

Dalla Franciacorta arriva la conferma al vertice di Silvano Brescianini, che guiderà il Consorzio anche per i prossimi tre anni. «Desidero ringraziare il nuovo consiglio per la fiducia, dimostrando grande coerenza e responsabilità», ha affermato il presidente Brescianini, che è anche ceo della Cantina Barone Pizzini.
Durante l’assemblea il Cda ha eletto anche il nuovo amministratore delegato del Consorzio Franciacorta. Dopo 12 anni Giuseppe Salvioni lascia il posto a Simona Luraghi, manager con esperienze in importanti aziende multinazionali nel mass market, nel lusso e nel settore finanziario.
«Simona Luraghi qualificherà ulteriormente l’immagine, non solo della Franciacorta ma di tutte le aziende associate e del territorio, riconosciuto come sistema a livello nazionale e internazionale. La dottoressa Luraghi collaborerà con gli enti, gli stakeholder del mercato con un’attenzione mirata ad una sempre più sinergica integrazione fra team interno, la realtà esterna, il territorio, le aziende socie e il contesto politico locale e nazionale», ha dichiarato il presidente Brescianini.

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© F. Vignali Photography

Istituto marchigiano tutela Vini, gli obiettivi del neopresidente Michele Bernetti

Nei giorni del Vinitaly è stata annunciata la nomina di Michele Bernetti (Umani Ronchi) alla presidenza dell’Istituto marchigiano tutela Vini, il maxi Consorzio diretto da Alberto Mazzoni che riunisce 556 Cantine e 16 denominazioni. Bernetti, eletto all’unanimità dal Cda, raccoglie il testimone da Antonio Centocanti (Cantine Belisario), che resta nel consiglio nel ruolo di vicepresidente. Al suo fianco, confermato il vicepresidente Doriano Marchetti (Moncaro).
«Nel mio mandato il focus sarà legato agli obiettivi istituzionali propri del Consorzio, a partire dalla tutela delle nostre Doc e Docg anche attraverso le fascette di Stato, che già hanno portato a degli interessanti risultati per il Verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica», ha raccontato il neoeletto Bernetti. «Cercheremo di portare a termine molti programmi promozionali internazionali che abbiamo dovuto interrompere nel biennio pandemico. L’aspetto però più importante e trasversale è legato all’incremento del valore del prodotto e della redistribuzione dello stesso lungo la filiera produttiva. L’ultimo tema è legato alla revisione in atto, a cura dei diversi comitati delle denominazioni, di alcuni disciplinari nati ormai anni fa – a partire da quello del Verdicchio dei Castelli di Jesi, ma che riguarda anche Conero e Verdicchio di Matelica – con l’intenzione di adeguarli alle tendenze di mercato attuali».

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Fabio Zenato alla guida del Consorzio tutela del Lugana Doc

Il 5 aprile Fabio Zenato è stato eletto all’unanimità presidente del Consorzio tutela del Lugana Doc, raccogliendo l’eredità di Ettore Nicoletto, ad e ceo del gruppo Angelini Wines & Estates. Nato a Peschiera del Garda, fa parte di una famiglia di vivaisti e viticoltori da tre generazioni; oggi dirige con il fratello Paolo l’azienda Le Morette, che conta circa 50 ettari di vigneti.
«Il lavoro mio e del nuovo board per i prossimi anni sarà sulla scia dell’eredità prestigiosa che raccogliamo e che ha portato il Lugana ad essere una denominazione sana e di grande vitalità» ha dichiarato Fabio Zenato. «Gli ultimi sono stati anni felici, anche numericamente parlando. Il Lugana è uno dei pochi vini italiani che ha registrato, nonostante la pandemia, una crescita di prodotto imbottigliato a due cifre (+12% di anno in anno). Inoltre, è importante segnalare che parallelamente, negli ultimi anni, anche il valore medio a scaffale è aumentato, sinonimo di una filiera produttiva in equilibrio».

Paolo Fiorini confermato presidente del Consorzio Garda Doc

A inizio aprile anche il Consorzio Garda Doc ha deciso sul suo futuro. Alla presidenza è stato rieletto Paolo Fiorini (Cantina di Soave), che resterà in carica per i prossimo triennio; era subentrato due anni fa alla guida dopo la prematura scomparsa di Luciano Piona. Il rinnovo del Cda vede l’ingresso di quattro nuovi membri. I due nuovi vicepresidenti sono il veronese Giovanni Verzini e la bresciana Giovanna Prandini (Perla del Garda).
«Ringrazio per la fiducia che mi avete dimostrato e ribadisco la volontà da parte mia e del consiglio di amministrazione di proseguire le nostre attività lungo la via tracciata da Piona», ha spiegato Fiorini. «In particolare puntiamo ad accrescere la riconoscibilità dei vini varietali del Garda accanto ad un costante impegno nella promozione delle nostre bollicine. Tra gli obiettivi in primo piano, una comunicazione di qualità con azioni promozionali di livello. Raccontare il lago di Garda non più solo come meta turistica ma anche come genius loci enologico. Dobbiamo veicolare questo messaggio forte prima di tutto all’interno del bacino del Benaco e poi a più ampio raggio».

Diletta Tonello alla guida del Consorzio Lessini Durello

Classe 1991, ma già con due mandati alla vicepresidenza alle spalle, la vicentina Diletta Tonello è il nuovo presidente del Consorzio di tutela Vini del Lessini Durello. Succede a Paolo Fiorini, che resta in qualità di vicepresidente (oltre che di presidente del Consorzio Garda Doc), insieme a Silvano Nicolato (Vitevis).
«Questa nomina è la prova che quando si vuole si può trovare un accordo tra grandi e piccoli», ha sottolinato la neopresidente Tonello. «In questi ultimi anni la denominazione ha fatto passi da gigante grazie anche alla forte coesione tra i produttori. Il livello qualitativo delle nostre bollicine da vitigno autoctono ha raggiunto risultati senza precedenti. Inoltre i trend di mercato sono molto favorevoli, a fronte di un consumatore che si mostra sempre più attento e maturo. Si tratta adesso di proseguire sulla linea tracciata e di crescere non solo in Italia ma anche oltre confine. Non a caso il primo appuntamento importante che abbiamo in calendario è proprio al ProWein di Dusseldorf dal 15 al 17 maggio».

© Mediterraneaonline.eu

Teresa Bruno eletta presidente del Consorzio di tutela Vini Irpini

Ci spostiamo in Irpinia per un’altra presidenza al femminile, quella di Teresa Bruno, che a fine aprile è stata eletta alla guida del Consorzio di tutela dei Vini Irpini. In questo caso però si tratta di un’elezione contrastata, avvenuta con pochi voti di scarto (13 su oltre 3.000) e molte polemiche all’interno della compagine produttiva irpina.
«Sono molto onorata della fiducia che il consiglio mi ha concesso. Mi impegnerò con tutto il cda per far sì che la filiera del vino irpino continui a rappresentare una delle eccellenze del made in Italy», ha detto a mezzo stampa la neoeletta. «Sono pronta e carica per accettare questa nuova sfida, in un momento in cui il mondo sta vivendo una crisi profonda. La filiera del vino ha continuato a funzionare durante la pandemia da Covid-19; deve però fare i conti con pesanti difficoltà su vari fronti, in una situazione economica piena di incognite. Collegialità e condivisione i due valori su cui intendo basare tutte le azioni che intraprenderemo; dobbiamo far tornare gli operatori del settore a credere nel Consorzio e a sentirsi protagonisti».

David Buzzinelli confermato alla guida del Consorzio di tutela Vini Collio

A inizio aprile il Consorzio di tutela Vini Collio, che riunisce 178 soci, ha scelto il nuovo consiglio di amministrazione riconfermando la guida del presidente David Buzzinelli, rieletto all’unanimità. «Sono onorato da questa nomina e dalla fiducia che i soci hanno nuovamente deciso di riporre in me. Il Consorzio è un’istituzione che, negli anni, è divenuta portavoce di un territorio unico nel panorama vitivinicolo, dando il via ad un periodo di cambiamenti positivi a cui sono determinato a dare continuità. Questo è certamente un periodo complesso, ma può anche rivelarsi una valida occasione per individuare nuove modalità per affrontare le sfide presenti e future e per dare vita a progetti inediti che esaltino il ruolo del Collio all’interno del settore e come territorio da scoprire».

Foto di apertura: © T. Winstead – Pexels

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© Riproduzione riservata - 10/05/2022

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