L'altro bere L'altro bere Alessandro Torcoli

All’Enoluogo di Milano si è celebrato un inedito matrimonio sake-dessert

All’Enoluogo di Milano si è celebrato un inedito matrimonio sake-dessert

L’emblematica bevanda giapponese è stata proposta in abbinamento alle dolci creazioni della pastry chef Caterina Argese della Pasticceria Rovida. Un tasting originale, condotto dall’esperto Marco Massarotto, per andare oltre i luoghi comuni e scoprire la versatilità di quest’affascinante produzione nipponica.

L’associazione giapponese dei produttori di sake (Japan Sake and Shochu Makers Association) ha scelto l’Enoluogo di Civiltà del bere, a Milano, per la sua tappa italiana annuale il 26 febbraio, portando anche una novità, oltre all’assaggio di diversi intriganti stili.

Chi l’ha detto che il sake si abbina solo con sushi e wagyu

Marco Massarotto, anima dell’incontro e sake samurai dal 2016, ha infatti suggerito di provare sette differenti tipologie della tradizionale bevanda nipponica in abbinamento non con sushi o wagyu, ma con la pasticceria. Titolo dell’evento: “Amai, Umai! Dolce e buono: scopriamo gli abbinamenti dei sake coi dessert”.
Abbiamo quindi coinvolto Caterina Argese della Pasticceria Rovida (Milano) che – previo assaggio delle tipologie proposte – ha realizzato i dolci in abbinamento. Esperimento riuscito, a giudicare dall’apprezzamento in sala. Marco Massarotto, naturalmente, l’aveva pensata bene, perché la versatilità del sake si accompagna davvero in armonia con molte preparazioni dolci, ed ecco il “decalogo” secondo lui.

Dessert e sake: 10 perché

1. Molte variazioni e ottimi equilibri tra dolcezza e acidità e temperature di servizio
2. Il sake arricchisce frutta, paste e creme di “umami” e ben tollera le note amare
3. Riso, latte, crema, cioccolato sono gusti primari, atavici, apprezzati da molti
4. I sake invecchiati sono dolci, ma con zuccheri secondari e non eccessivi
5. I sake non filtrati sono ricchi di acidità e aromi fruttati e tropicali
6. I sake “muffati” e l’aroma del Koji donano complessità e texture ai dolci
7. Il grado alcolico del sake sgrassa e ripulisce
8. L’acido lattico dei sake “risuona” con molti dolci e creme
9. Il finale corto e diluito del sake lascia la bocca fresca e prolunga l’aroma dei dolci
10. I sake frizzanti, acidi e dagli aromi tropicali, rinfrescano e alleggeriscono i dessert

Gli abbinamenti, in pratica

Questo il programma dell’incontro, sake selezionati e dolci Rovida:

1. Mizubasho Junmai Ginjo Dry • sake sparkling con Bavarese basilico e limone con pere caramellate
2. Sanuki Cloudy Nigori • sake non filtrato con Gelée di mela, limone e lavanda
3. Hakkaisan Yukimuro Sannen Chozo Junmai Daiginjo • invecchiato 3 anni in nevaia con Cioccolato al latte 38% cacao, quinoa e cereali soffiati, cremoso al mango e noci pecan
4. Fukumitsuya Momotose Junmai • invecchiato 5 anni con Frolla al cacao, castagne, cioccolato e funghi
5. Gozenshu Yuzushu sake • aromatizzato allo yuzu con Panettone con zenzero
6. Kozaemon Umeshu sake • aromatizzato alla prugna “ume” con Tortello fritto pecorino e miele di clementine
7. Shoku Takanenishiki Junmai • servito a 50 °C con Semifreddo ricotta di pecora, fichi e mandorle grezze

Dopo la masterclass si è svolto un walk-around tasting dove curiosi e appassionati hanno potuto assaggiare i sake e i dolci abbinati. I sake sono distribuiti in Italia da Nakama, Shibata-ya e Jfc

Foto di apertura: i sette sake degustati

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© Riproduzione riservata - 28/02/2024

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