Quando si usa questo termine, il richiamo all’enologia è immediato, ma oggi gli esperti degustatori sono il punto di riferimento di tantissimi altri settori e ognuno ha le sue associazioni e scuole. Dopo birra, spirits, aceto balsamico e olio, qui trattiamo l’acqua, il tè e il caffè.
Nel primo articolo dedicato al mondo dei degustatori ci siamo inebriati parlando di birra e spirits. Poi, olio extra vergine e aceto balsamico tradizionale: li portiamo a tavola con leggerezza, ma sono l’ultima goccia di immenso lavoro e grande cultura. Comprenderlo e divulgarlo è il mestiere del sommelier. Compito arduo e ancora più arduo quando si parla poi di quelle bevande che trattiamo con poco rispetto come acqua, tè o caffè. Spesso bistrattate e “buttate giù” solo per sete o per svegliarsi un po’. Acqua, tè e caffè sono invece mondi variegati e affascinanti che stanno conquistando il loro spazio tra gli appassionati e sulle tavole stellate. Anche in questo caso, la formazione del degustatore segue più o meno gli stessi passi: lo studio della “materia prima”, delle sue caratteristiche, delle diverse varietà e lo sviluppo della capacità analitica nell’assaggio.
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