Nasce Hija Ilegítima, l’acquavite affinata in botti da rum
Ha un nome decisamente “spiritoso” l’ultimo progetto della casa di distribuzione Pellegrini di Cisano Bergamasco. Si chiama Hija Ilegítima, che in spagnolo significa “figlia illegittima”, ed è una linea di quattro acquaviti da vinacce italiane di Chardonnay, Glera, Sangiovese e Raboso poste ad affinare in barili precedentemente utilizzati per l’invecchiamento dei Rum Pellegrini Private Stock provenienti da Giamaica, Trinidad de Tobago, ma anche dalle isole Barbados e Fiji.
Spirits unici
Come spiegano Pietro ed Emanuele Pellegrini: «Con l’espressione Hija Ilegítima abbiamo voluto sottolineare questo incontro a dir poco originale tra due mondi così lontani: da un lato quello dei rum, i cui sentori sono rimasti ben presenti nelle botti; dall’altro quello delle acquaviti, già invecchiate all’origine per 24 mesi e poi lasciate nei barili per altri 9. Tale permanenza ha permesso di ottenere spirits unici nel loro genere e ricchi di affascinanti sfumature». Siamo davanti a prodotti per connaisseurs: gli esemplari sono numerati e in edizione limitata (circa 200 litri per tipologia); il packaging è rétro, con bottiglia ed etichetta in stile “vecchia farmacia”. Il grado alcolico corrisponde a quello del rum di partenza e si consiglia di assaporare le acquaviti a temperatura ambiente, mai sopra i 20 °C.
Quattro rum per quattro vinacce
Entrando nel dettaglio, l’Acquavite affinata in botte di Rum Hampden 2000 – 15 Years (Jamaica) è prodotta a partire da vinacce di Chardonnay. Al naso offre note di uva matura e passita, poi liquirizia, noce, cannella e vaniglia. Il gusto è fine e intenso con sentori di zucchero filato e una leggera tonicità di prugna matura. Le vinacce di Glera sono protagoniste dell’Acquavite affinata in botte di Rum Caroni 1997 – 18 Years (Trinidad).
Tag: acquavite, botti da rum, Hija IlegitimaQuesto articolo è tratto da Civiltà del bere 06/2016. Per continuare a leggere acquista il numero nel nostro store (anche in edizione digitale) o scrivi a store@civiltadelbere.com.
Buona lettura!
© Riproduzione riservata - 06/01/2017