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Nasce il Giulio Ferrari Rosé. Ed è già una star

28 Settembre 2018 Alessandro Torcoli
Dopo dodici anni di attesa, nasce Giulio Ferrari Rosé Riserva del Fondatore. La presentazione ufficiale in una serata stellare nella Cinquecentesca Villa Margon, con un menu ad hoc creato dallo chef Alfio Ghezzi
È valsa la lunga attesa: il 24 settembre l'ultimo capolavoro di Cantine Ferrari ha fatto il suo debutto con il millesimo 2006. Giulio Ferrari Rosé sfida il concetto di Blanc de Noirs. Un Pinot nero potente, intenso, dal bouquet pazzesco come mai, così, ne ho sentiti, che non nasconde ma esalta le note tipiche del Pinot in rosso: fragoline, sottobosco fino al tamarindo, portando echi di confine (lo trovo spesso nei Pinot austriaci e tedeschi). Al palato è seta, di stoffa spessa ma con eleganza d’altri tempi. Una chicca prodotta in soli 5.000 esemplari (in raffinato cofanetto), dedicata all'alta ristorazione e alle enoteche più esclusive, dove sarà disponibile a circa 200 euro.    

Il nuovo omaggio Rosé a Giulio Ferrari

Giulio Ferrari Rosé esce a 38 anni di distanza dalla creazione del Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, l'etichetta più prestigiosa di Cantine Ferrari. Con questo nuovo fuoriclasse la famiglia Lunelli replica l'omaggio al visionario Giulio Ferrari, che nel 1902 decise di concretizzare il sogno di una vita, realizzando spumanti unici nel suo Trentino. Il Rosé che porta il suo nome fonde il carattere del Pinot nero e l'eleganza dello Chardonnay selezionati nei vigneti di famiglia, affinato 11 anni sur lie.  
Leggi la tasting note di Alessandro Torcoli

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