In Italia

In Italia

La cooperativa Tramin è d’esempio al mondo

13 Marzo 2013 Elena Erlicher
In vigna è organizzata come una piccola impresa famigliare che ascolta le esigenze del proprio vigneto, mentre in cantina si comporta come un'unica solida azienda che investe in modo mirato per sviluppare la produzione e la distribuzione. Si tratta di Cantina Tramin, una delle prime realtà cooperative dell'Alto Adige (fondata nel 1898), che oggi conta 300 soci per 250 ettari di vigneto nei comuni di Termeno, Montagna, Egna e Ora. UN MODELLO A LIVELLO INTERNAZIONALE - Nel 2011 e nel 2012, Tramin è stata eletta "Miglior cooperativa vitivinicola italiana" da Weinwirtschaft, tra le riviste più importanti in Germania. Un riconoscimento internazionale ottenuto grazie ai principi che sono alla base dell'operato della Cantina, come la capacità di fare sistema, la flessibilità e il rapporto diretto dell'uomo con il territorio, e grazie anche all'importante contributo tecnico di Willi Stürz, eletto Miglior enologo italiano nel 2004 dal Gambero Rosso. «Una Cantina cooperativa come la nostra», afferma Stürz, «ha una grande anima e lo spirito di collaborazione tra i diversi soci è molto sentito. Ognuno di noi dedica molto impegno e parte del proprio cuore per creare e proporre dei vini di alta qualità, che determinano il successo del nostro lavoro quotidiano». MENO DI 1 ETTARO A SOCIO - Ad eccezione di pochissimi appezzamenti di 4-5 ettari, la maggior parte dei proprietari della Cantina cura una superficie di meno di 1 ettaro a testa, situata tra i 250 a gli 850 metri di altezza. Il lavoro è prevalentemente manuale e si interviene con prontezza in ogni fase, anche nelle più delicate, come in vendemmia dove una sola giornata può fare la differenza. Questo permette di ottenere un'altissima qualità delle uve, le stesse che danno vita ai gioielli dell'azienda: il Gewürztraminer Nussbaumer e il Gewürztraminer Terminum Vendemmia tardiva.
L'IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE TRA SOCI - L’anima del progetto enologico di Cantina Tramin si fonda anche sulla comunicazione tra cantina e vigneto, con scelte che valorizzano il patrimonio vinicolo di ogni socio contadino e gli forniscano la giusta motivazione. A tale scopo sono elargiti incentivi alla produzione che premiano la qualità e le scelte ecosostenibili, e si organizzano corsi di aggiornamento e perfezionamento per i viticoltori-proprietari.
Tag

In Italia

Doc Lago di Caldaro: tre interpretazioni della zona classica  

Le scelte agronomiche ed enologiche di Cantina Kaltern, Manincor e Klosterhof, tra […]

Leggi tutto

Surgiva e la mission di valorizzare l’originaria purezza dell’acqua

Compie 50 anni il marchio trentino della famiglia Lunelli leader nell’alta ristorazione […]

Leggi tutto

Gavi: un vino moderno, sempre più studiato e in grado di difendersi dal global warming

Nel 2023 il Consorzio di Tutela ha avviato un progetto in collaborazione […]

Leggi tutto

Conoscere per custodire: Tenuta San Guido riapre al pubblico il Rifugio faunistico Padule di Bolgheri

Istituita nel 1959 da Mario Incisa della Rocchetta, la Riserva ospita più […]

Leggi tutto

Amarone della Valpolicella: Case Vecie e la rivoluzione di Brigaldara

A 500 metri d’altezza c’è chi sta silenziosamente trovando nuovi significati per […]

Leggi tutto

Herita Marzotto Wine Estates è “Leader Esgfi” ai Sustainability Award 2025

Herita Marzotto Wine Estates è stata premiata come “Leader Esgfi” alla quinta edizione […]

Leggi tutto

Bellavista: Alma Assemblage 2, la trilogia evolve

Il secondo capitolo della trilogia realizzata dalla Cantina di Franciacorta con il […]

Leggi tutto

I 10 anni di Costa Arènte e i 20 di Duemani

Le due Cantine del polo enologico Le Tenute del Leone Alato, una […]

Leggi tutto

Il Sangiovese di Romagna ambisce a una nuova dimensione

Alla manifestazione Vini ad arte, giunta alla ventesima edizione, il Consorzio presenta […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati